PMI e startup, un incontro possibile e virtuoso. Anche le PMI possono fare innovazione, utilizzando con lo strumento del Corporate Venture Capital. Lo conferma l’iniziativa di Agritalia, società specializzata nell’esportazione di prodotti alimentari italiani negli Stati Uniti, che nel 2025 sarà impegnata nello sviluppo di Agriventures, un percorso che prevede un investimento di 2 milioni nei prossimi tre anni su almeno tre startup foodtech, health e wellness e che è stato messo a punto con la consulenza del CVC Competence Center del gruppo Sella.
Per sostenere l’innovazione in agricoltura, contrastare i cambiamenti climatici e assicurare la produzione alimentare, occorre arrivare a investire 6 miliardi entro il 2030.: è stato il messaggio lanciato in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione. Secondo un’analisi Coldiretti, entro il 2030 un’azienda agricola italiana su cinque adotterà strumenti di gestione direttamente basati sull’IA, che diventerà sempre più centrale nello sviluppo dell’agricoltura 5.0. Anche la filiera che porta sui mercati internazionali i prodotti italiani deve, quindi, introdurre elementi di innovazione, dal packaging alla logistica. PMI e startup rappresenta un binomio fondamentale per questo obiettivo.
Il recente Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital Italiano, dice che a investire su startup e PMI innovative sono soprattutto aziende di piccole dimensioni, che stanno soprattutto al Nord e che non hanno un veicolo dedicato, un fondo di CVC. L’iniziativa di Agritalia in parte conferma queste rilevazioni e in parte no: perché non prevede la creazione di un fondo dedicato ma l’iniziativa è di un’azienda del Sud.
PMI e startup: Agritalia, l’export del food Made in Italy
Fondata nel 1987 a Napoli dai fratelli Stefano e Sergio Massa, che già nel 1980 avevano inviato il primo container di prodotti negli Stati Uniti, Agritalia è una delle principali società esportatrici di prodotti alimentari italiani negli USA: con 100 dipendenti, ogni anno movimenta più di 5mila container per un volume d’affari di oltre 100milioni.
Specializzata nella selezione e nell’esportazione di prodotti alimentari per le private label dei retailer americani (30 i clienti tra cui anche Walmart), l’azienda ha sviluppato anche un portafoglio di marchi propri tra cui Bella Italia, Celio, e Don Peppe. A supporto delle sue operazioni, Agritalia ha “generato” Agrusa, che gestisce le operazioni di importazione e distribuzione dal New Jersey, e Agrilogistica, una piattaforma logistica strategica a Nola, vicino ai porti di Napoli e Salerno.
Perché Agritalia ha deciso di investire sulle startup
“Crescita della popolazione, scarsità dell risorse naturali, cambiamenti climatici e cambiamenti delle abitudini di consumo sono i fattori esterni che ci hanno spinto a pensare all’innovazione”, spiega Alberto Massa, figlio di Sergio, che da un anno è entrato in azienda dopo diverse esperienze di lavoro all’estero, portando la spinta verso l’innovazione. “Ci sono anche fattori interni”, aggiunge. “Il product mix, le nostre competenze nello sviluppo delle private label e le conoscenze maturate dalle nostre persone sul mercato americano ci permettono oggi di essere di grande supporto per le nuove imprese innovative”.
Quello americano è un mercato complesso ma ricco di opportunità con oltre 40mila supermercati e 150mila convenience store: è il primo al mondo per i prodotti CPG (Consumer Packaged Goods) legati al food & beverage. per un valore di circa 1 billion. Per affrontarlo, resistere e vincere non è possibile restare fermi, servono idee innovative per restare competitivi e dare risposte convincenti alle nuove domande dei consumatori. PMI e startup insieme possono farlo.
“Le preferenze dei consumatori americani si stanno sempre più orientando verso prodotti premium, salutistici e innovativi”, ricorda Alberto Massa. “Agritalia, leader riconosciuta nel settore, ha deciso di condividere la sua vasta esperienza con giovani imprese italiane ed europee, aiutandole ad affrontare le complessità di questo mercato”.
Quali startup cerca Agriventures
Agriventures concentrerà la sua ricerca su startup che abbiano dimostrato un product-market fit nel loro mercato di origine e che siano in grado di affrontare una crescita internazionale con adeguate capacità produttive.
Il programma è rivolto a startup italiane ed europee che abbiano già costruito un brand innovativo con un potenziale di sviluppo nel mercato statunitense. Le startup ideali sono quelle che operano nel settore dei beni di largo consumo, specializzate nel food & beverage, e che realizzano prodotti in linea con le esigenze di salute e benessere, utilizzando materie prime innovative e di qualità.
Agriventures favorisce startup che adottano un approccio eco-sostenibile per ridurre l’impatto ambientale. Le preferenze vanno verso prodotti non deperibili a temperatura ambiente o surgelati, con una shelf life medio-lunga. Le imprese devono avere una visione a lungo termine e l’abilità di affrontare con determinazione le sfide del mercato globale.
I vantaggi per le startup
Il programma di Agriventures domina l’investimento finanziarto con un supporto operativo. L’esperienza di Agritalia, infatti, garantisce un accesso diretto al mercato statunitense, sfruttando il network e le competenze sviluppate in oltre trent’anni di attività. Oltre a fornire supporto nella gestione delle operazioni di mercato, Agriventures riduce i rischi associati alle complessità del mercato americano e condivide i successi delle collaborazioni. Questo approccio permette alle startup di scalare rapidamente e di posizionarsi efficacemente in un mercato competitivo