Eurosistema

Perché Lisbona è una città così attraente per le startup

Un costo della vita più basso rispetto alle altre capitali europee, una rete di giovani business angel e società di venture capital, numerosi acceleratori e incubatori, una forte cultura di coworking: sono questi gli elementi che fanno della capitale portoghese un ambiente tech che piace a imprenditori e investitori

Pubblicato il 06 Dic 2016

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Lisbona è una delle stelle nascenti nell’ambiente tech europeo e, senza dubbio, una delle migliori città per startup, imprenditori ed investitori. Ne è la dimostrazione il Web Summit che dopo sette anni ha abbandonato Dublino per spostarsi in terra portoghese. L’evento, che è andato in scena dal 7 al 10 Novembre, si è chiuso con numeri interessanti: 53.000 partecipanti, 15.000 compagnie e 166 nazioni coinvolte. Al di là dell’unicità del Web Summit, molte sono le caratteristiche di Lisbona che la rendono una città che non passa inosservata.

Guarda anche: Dopo Londra quale sarà la nuova capitale europea delle startup?

A che cosa è dovuto il fascino che Lisbona esercita nell’ambiente della tecnologia? – Lisbona è un terreno fertile per chiunque voglia iniziare un’attività e correre il rischio di provare. Negli ultimi anni il paese ha messo in atto un nuovo modello di sviluppo ed il vantaggio competitivo di Lisbona si basa sulla conoscenza e sull’innovazione. È doveroso infatti citare l’eccellente sistema di istruzione del Portogallo che fa sì che ci siano tantissimi giovani competenti, altamente qualificati e con un’ottima conoscenza delle lingue, inglese in primis ma non solo. Il costo della vita è inoltre molto più basso rispetto alla maggior parte delle capitali dell’Europa Occidentale e questo rende più semplice, soprattutto nella fase iniziale spesso incerta, partire da quì.

Negli ultimi anni il Portogallo, e Lisbona in particolare, ha notevolmente semplificato le procedure amministrative per aprire un’attività commerciale, incentivando ed aiutando le persone a prendere l’iniziativa. La fondatrice di ThirdEyeMedia, società di consulenza PR per startup, in cui lavoro, ha sperimentato in prima persona quello che sto dicendo, ci sono volute infatti un paio di ore per aprire l’attività, e questa rapidità non sarebbe possibile in altri paesi europei. João Vasconcelos, ministro dell’Industria del governo portoghese ed il suo team, stanno lavorando con l’ambiente delle startup di Lisbona per rendere ancora più facile aprire un’attività commerciale fuori dalla capitale.

A questo si aggiunge l’eccellente stile di vita che questa città offre con 2000 ore di sole all’anno e 6 mesi di bel tempo. Lisbona è inoltre collegata in maniera eccellente con altre città in Europa, e non solo, e l’aeroporto è di facile e rapido accesso grazie alla metropolitana. Il Portogallo è stato recentemente valutato come uno dei paesi più sicuri d’Europa. La stessa capitale offre uno stile di vita molto alto e l’estensione, non eccessiva, permette alle persone di muoversi facilmente a piedi. Perché andare a Varsavia o Berlino, se si possono avere i vantaggi del vivere nell’Europa del Sud e mettere in piedi la propria attività commerciale?

Guarda anche: Web Summit, Lisbona si candida a capitale dell’innovazione. L’analisi di Andrea Di Camillo

A cosa possiamo paragonare l’ambiente tech portoghese? – L’ambiente tech portoghese sta muovendo ora i suoi primi passi e, ad eccezione di alcune imprese consolidate, della ‘prima generazione’ di startup come Uniplaces, Unbabel, ChicByChoice, Codacy o Talkdesk, le aziende presenti a Lisbona sono per lo più in una fase iniziale.

I finanziamenti sono, a loro volta, “giovani”. Le società di venture capital di Lisbona, così come i business angel, sono sulla scena da meno di un decennio e stanno finanziando le imprese nelle fasi iniziali, investendo cifre modeste ma assumendo un alto rischio. Coloro che conoscono la realtà portoghese da più tempo affermano che Faber Venturess, Portugal Ventures e Caixa Capital hanno un occhio attento ed una profonda conoscenza della realtà locale e questo fa sì che riescano spesso ad individuare, prima di chiunque altro, le startup locali su cui puntare. Nonostante l’occhio vigile delle VC portoghesi, Lisbona ha attirato un corposo numero di investitori stranieri e tra di loro possiamo menzionare Hoxton Ventures e Notion Capital, con sede a Londra, e molte altre con sede a Parigi che sono regolarmente presenti negli eventi tech di Lisbona, come il Lisbon Investment Summit e la Conferenza GoYouth.

Oltre a quanto detto, la città si è arricchita di acceleratori e incubatori che gestiscono programmi di alta qualità per accompagnare gli imprenditori a sviluppare il proprio progetto dall’idea fino ai primi prototipi. La città ha una concentrazione molto elevata di incubatori di imprese e questo permette di soddisfare la domanda da parte della maggior parte delle nuove startup. Startup Lisboa, Fabrica de Startups e Beta-i, per citare i più rilevanti, sono riusciti a creare una trazione impressionante a livello nazionale e internazionale ed in pochi anni stanno attirando startup provenienti da tutta Europa e non solo.

La combinazione di incubatori e VC locali ha promosso una forte cultura di co-working e condivisione delle conoscenze e negli ultimi due anni si sono moltiplicati in città luoghi come Coworklisboa e Village Underground Lisboa. Gli incubatori di Lisbona accompagnano per mano le sue giovani startup, offrendo personale esperto e consigliando su raccolta di finanziamenti, espansione e consulenza legale.

Una nuova Berlino o una mini San Francisco? – Molti sono coloro che definiscono Lisbona come la “nuova Berlino”, o la “mini San Francisco” e la città offre infatti i vantaggi competitivi ed il fascino che Berlino aveva 10 o 15 anni fa. Il flusso di startup è costante, e si divide tra coloro che scelgono la città come base di partenza e coloro che decidono di trasferirsi qui per poter trarre beneficio dal fertile ambiente imprenditoriale.

Per chi ha familiarità con la San Francisco Bay Area, Lisbona ha un’atmosfera peculiarmente simile: le colline, il tram, il ponte, l’estuario ed ora la scena tech e pertanto resterà sbalordito dalle somiglianze ma Lisbona emerge come cuore della scena tech internazionale e lo fa da sola, senza bisogno di paragoni.
È ancora presto ed è quindi difficile sapere come questa città muoverà i prossimi passi. Lisbona è piena di idee creative e vediamo una grande varietà di imprese uscire dagli incubatori e acceleratori della città: consumer startup, piattaforme di e-commerce ed applicazioni mobili, imprese B2B come tecnologie di supporto al cliente, startup di analisi, piattaforme per assunzioni e molto altro.

Nei prossimi cinque anni ci possiamo aspettare un consolidamento delle competenze e conoscenze in “cluster” e lo sviluppo di un settore predominante.
È sorprendente poter testimoniare in prima persona la crescita di questa città ed è, senza dubbio, un ottimo momento per vivere a Lisbona!

* Maria Paccagnani è Partner di ThirdEyeMedia, società di consulenza PR e marketing per startup tech e venture capital, con sede a Lisbona

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