Sta arrivando un’apocalisse di Zombie VC Fund in Europa? Questa è la domanda che settimana scorsa si sono fatte Miriam Partington e Anne Sraders su Sifted nell’analizzare i dati dei fondi di VC europei attivi negli ultimi sei anni (ove per “attivi” si intendono fondi che hanno fatto almeno un investimento all’anno).
Zombie VC Fund in Europa, perché aumentano
Il numero di VC europei che hanno investito in almeno un deal all’anno è calato di circa il 30% tra il 2022 e il 2024. Ecco gli Zombie VC Fund.
Dopo il picco del 2022 (che, come abbiamo ripetuto tante volte, è stato un anno eccezionale in Europa, fuori scala, a culmine di un periodo di forte crescita generalizzata per tutti gli ecosistemi) molti fondi hanno smesso di fare deal.
Un fondo di Venture Capital (VC) segue una struttura temporale definita, solitamente organizzata in due fasi principali: il periodo di investing e il periodo di harvesting.
Il primo periodo (all’incirca di 5 anni) è quello in cui si fanno i nuovi investimenti (e i follow-on sulle aziende di portafoglio), mentre il secondo (in genere di 5-7 anni) è quello ove vengono monetizzati gli investimenti (attraverso le exit) e restituito il capitale agli LPs.
I fondi “buoni” (ossia che hanno un portafoglio di qualità e un track record di risultati) di solito iniziano a raccogliere un nuovo fondo al termine del periodo di harvesting, in modo tale da essere sempre attivi sul mercato.
Se non ci sono performance, ecco gli Zombie VC Fund
I fondi meno performanti, invece, non hanno la credibilità per presentarsi agli investitori e finiscono per trasformarsi in Zombie VC Fund, ossia in fondi senza possibilità di fare investimenti (se non, al limite, qualche follow-on su aziende di portafoglio, per cui viene riservato in genere tra il 40% e il 60% del capitale originariamente raccolto).
Qui è efficace le definizione di Alain le Roux, GP di Cottonwood Technology Fund: “not being able to raise the next fund, still hanging around to manage the current portfolio, and praying for better times”.
In assenza di dati sui ritorni degli investimenti, il fatto di essere attivi per un VC è una proxy della sua capacità di performance. Se un fondo rimane per lunghi periodi con le mani in mano, un motivo ci sarà.
Se non ci sono exit, diminuiscono i round
I dati ci dicono che stiamo vedendo sempre più “zombie fund” aggirarsi sul mercato europeo.
La congiuntura senza dubbio impatta.
L’economia delle startup ha rallentato pesantemente a seguito del “VC pullback” avviatosi negli Stati Uniti nel secondo trimestre del 2021 e poi diffusosi (con 6-9 mesi di ritardo) in Europa e nel resto del mondo. Si è avviato un circolo vizioso sintetizzabile come segue:
- meno rounds,
- meno exits,
- meno capitali che ritornano agli LPs,
- meno fondi disponibili per essere reinvestiti.
Il tutto aggravato da un rallentamento dell’economa reale e dalla crescita dei tassi di interesse. (grazie a Nicolò Morselli per avermi girato il grafico sotto, btw è il secondo commento di LinkedIn che contribuisce a questo post..).
Le aziende europee comprano poche startup
“No exit, no party”, siamo soliti a dire.
L’industria del Venture Capital in Europa è purtroppo strutturalmente “stuck”: bloccata, ingolfata.
Guardando l’ultima ricerca di Mind the Bridge sugli Startup M&A, (qui il link per il download) il perchè risulta immediatamente evidente.
- Le aziende americane sono più “acquisitive”: comprano 4 volte il numero di startup di quelle europee (e 7-10 volte delle asiatiche).
- Detto in altri termini, in media una grande azienda europea (Fortune 500) compra 1-2 startup in 5 anni.
- Nello stesso periodo, una Fortune 500 americana in media ne compra 3 o 4, mentre un’azienda della Silicon Valley tra 12 e 15.
C’è quindi una differenza enorme nel comportamento di M&A tra le due sponde dell’Atlantico.
Circa dieci anni fa avevo pubblicato su TechCrunch un articolo dal titolo “US buyers gorge on startups while Europeans nibble”. Quanto scritto rimane (purtroppo) ancora attuale.
E, se le aziende non comprano, le startup non fanno la exit (le finestre delle IPO sono molto strette e molto esposte ai trend congiunturali) e i VC si trasformano in… zombie.
Uno scenario da paura, visto che in gioco è il nostro futuro.