L’insurtech americana Oscar Health ha ormai raggiunto traguardi e numeri da capogiro: una valutazione da quasi otto miliardi di dollari, il debutto sulla Borsa di New York per 1,2 miliardi e 530 mila clienti in 18 Stati americani. Secondo gli esperti, però, il suo futuro finanziario continua a rimanere incerto.
Nonostante le entrate per 370 milioni di dollari, nei primi tre mesi del 2021 la compagnia ha comunque registrato perdite per 87,4 miliardi. La strada per avere un bilancio in positivo e generare profitti è ancora lunga, e gli ingenti investimenti effettuati per migliorare la tecnologia o mantenere di tariffe vantaggiose potrebbero non bastare.
Cosa fa Oscar Health
La startup è stata fondata a New York quasi 10 anni fa, nel 2012, da Kevin Nazemi, Mario Schlosser e Joshua Kushner, il fratello del genero di Donald Trump Jared Kushner. Oscar Health è attiva nel campo delle polizze mediche: “Crediamo che i cittadini americani meritino coperture assicurative convenienti e di alta qualità che si adattino allo stile di vita di tutti, dalle famiglie che cercano un’assicurazione per i bambini appena nati o i genitori più anziani agli gli adulti con condizioni croniche che conoscono bene il proprio medico, passando per coloro che cercano un pacchetto assicurativo adatto alla pensione” si legge sul sito della compagnia.
La piattaforma digitale sviluppata da Oscar Health permette di gestire le polizze completamente online e analizza i dati dei clienti per proporre a ognuno soluzioni personalizzate. I piani disponibili sono tre: il primo è rivolto ai clienti del programma Medicare, gestito dal governo e dedicato agli americani meno abbienti, il secondo è pensato per singoli individui o famiglie e il terzo, infine, si rivolge alle imprese. Tra i servizi offerti dall’insurtech troviamo anche la possibilità di ricevere visite o consulti medici in modalità virtuale, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, prenotabili attraverso l’app della compagnia.
A maggio 2021 Oscar Health opera in 18 stati americani e conta più di 540 mila clienti, ma ha in programma di continuare a espandersi nel corso dei prossimi anni. Nel 2020 gestiva premi per 1,67 miliardi di dollari.
Dai primi investimenti all’entrata in Borsa
Dalla sua fondazione Oscar Health ha raccolto 1,6 miliardi di dollari in 10 round di investimenti. Il 2020 è stato particolarmente fortunato da questo punto di vista: a giugno la compagnia ha ottenuto 225 milioni di dollari, e pochi mesi dopo, a dicembre, ne sono arrivati altri 140 in un round guidato da Tiger Global Management: un totale di 365 milioni di dollari raccolti lo scorso anno, uno al giorno.
Il grande salto qualitativo è arrivato a inizio marzo 2021, quando Oscar Health si è quotata sulla Borsa di New York. L’operazione ha permesso di raccogliere 1,2 miliardi di dollari, vendendo 31 milioni di azioni a 39 dollari l’una. La compagnia ha così raggiunto una valutazione invidiabile: 7,7 miliardi di dollari. Subito dopo il debutto sui mercati, però, il prezzo delle azioni di Oscar Health è sceso dell’11 per cento, passando dai 39 dollari iniziali a 34,80, ed è poi diminuito del 50% nei successivi due mesi.
Oscar Health, un futuro incerto
Nei primi tre mesi del 2021 – durante i quali ha avuto luogo anche l’entrata sui mercati – i clienti della compagnia sono aumentati quasi del 30 per cento rispetto all’anno precedente, passando da 420 mila iscritti a 542 mila. In crescita anche le entrate, che sono passate da 88 milioni di dollari a quasi 370 milioni.
Allo stesso tempo, però, Oscar Health continua a non registrare profitti: nel primo trimestre del 2021 ha registrato perdite per 88 milioni di dollari, un dato in leggero miglioramento rispetto ai 97 milioni dello scorso anno.
Secondo Forbes, per imporsi sui mercati Oscar Health utilizza un modello basato sull’innovazione tecnologica e il mantenimento di prezzi vantaggiosi per i suoi prodotti. Questo, però, potrebbe non bastare dato che, nei suoi nove anni di attività, la compagnia ha già investito somme ingenti senza però mai riuscire a generare profitti. Fino a oggi Oscar Health ha registrato perdite per un totale complessivo di 1,5 miliardi di dollari.