Questa volta Davide non si è limitato a sconfiggere Golia: ha fatto di più. Lo ha sedotto e conquistato. È questo quello che è successo a Dollar Shave Club, azienda di e-commerce di cosmetici e rasoi per uomo- acquisita da Unilever (multinazionale anglo-olandese attiva in decine di settori, dall’alimentare ai detersivi, passando per la cosmesi, con marchi come Dove, Axe o Badedas) per la cifra monstre di un miliardo di dollari.
Un’operazione importante per più ordini di ragioni:
1) è la più grande acquisizione nel settore, infrangendo il soffitto di vetro del miliardo di dollari
2) Unilever non si è limitata a comprare un’azienda, ma ha acquisito un intero nuovo modello di business. Dollar Shave Club, piccola nelle dimensioni ma con un fatturato di 150 milioni nel 2015 e una previsione di 200 milioni per quello in corso e una valutazione complessiva di 615 milioni di dollari) è riuiscita, in soli quattro anni, ad affermarea un sistema nuovo delle vendite on line.
L’idea di base, e quella che di fatto ha voluto comprare Unilever, è quella degli abbonamenti (un po’ come se fosse il Netflix o lo Spotify dei cosmetici): il sito vende tutto quello che può servire a un uomo per radersi (dalle lamette, alla schiuma, dal lenitivo al dopobarba) e, visto che chi si rade lo fa tutti i giorni della sua vita adulta, Dollar Shave Club propone un abbonamento. Ogni mese, con tariffe che possono variare a seconda del tipo di prodotto che si richiede, ma che partono da un dollaro, manda tutto a casa.
Ecco come il fondatore di Dollar Shave Club Michael Dubin presenta la sua startup.
Il sistema ha funzionato tanto da creare, in meno di quattro anni e solo in USA, Australia e Canada, una community ( il Dollar Shave Club) con più di 3, 2 milioni di iscritti, mettendo in difficoltà, con le sue sole forze, il leader di mercato Gillette e costringerlo a rispondere con un’iniziativa simile, il Gillette ShaveClub.
Conclusa l’acquisizione, sia Unilever sia Dollar Shave Club, avranno i loro vantaggi in termini di crescita: Unilever avrà gli strumenti per proporsi in maniera innovativa sul mercato della cosmetica maschile e, cosa non da poco, potrà acquisire un database da milioni di contatti; Dollar Shave, il cui fondatore Michael Dubin, resterà alla guida della compagnia, potrà espandersi su scala globale, uscendo dai soli tre paesi in cui è attiva e puntando ai mercati di Europa, Africa e, soprattutto, Asia.