Le aziende sono alla ricerca di nuovi modi per intercettare le startup e orientare i loro investimenti. Un segnale di direzione interessante arriva dall’accordo tra la società dell’energia Edison e il fondo di venture capital Idinvest Partners. L’azienda di Foro Buonaparte ha appena annunciato l’adesione al veicolo di investimento francese, che punta su startup che operano nei settori smart energy, smart building & industry, new mobility e tecnologia abilitanti.
In base all’accordo, di cui però non si conoscono i dettagli finanziari, Edison entra nel fondo denominato Electranova Capital II e avrà l’opportunità di co-investire in quelle startup che saranno di particolare interesse per il gruppo stesso. Inoltre, una parte dell’investimento effettuato da Edison nel fondo dovrà essere indirizzato a startup italiane, con l’obiettivo di promuovere l’ecosistema nazionale. Parallelamente a questa iniziativa, poi, Edison ha anche attivato al suo interno un’unità operativa dedicata all’innovazione e, tra non molto, lancerà un programma di trasformazione digitale (interna ed esterna all’azienda) sui cui, per adesso, la società preferisce non dare ulteriori dettagli.
La partnership con Idinvest nasce dall’esigenza di aprire un canale esplorativo sulle startup, in grado di dare a Edison la possibilità di avere un focus internazionale sulle realtà imprenditoriali innovative, ma anche poter investire rapidamente. «Abbiamo scelto un fondo di venture capital – sottolinea Brianza – perché abbiamo bisogno di tempo, competenze specifiche e dinamiche precise per investire nelle startup, che ancora non abbiamo al nostro interno». Ma perché non pensare a un fondo italiano? «Spesso i fondi italiani sono generalisti – spiega Brianza – oppure troppo limitati da un punto di vista del focus geografico».
Idinvest infatti è una delle principali società di private equity e venture capital paneuropee, ma con focus d’investimento anche in Cina, Israele e Nord America. Secondo quanto riportano i dati di Crunch Base, la società dal 1997 ad oggi ha effettuato 270 investimenti e 70 exit. Di recente è stata acquisita dal concorrente Eurazeo, un’operazione che ha portato alla nascita di un colosso da 15 miliardi di euro.
«Idinvest – aggiunge Brianza – è tra i più grossi fondi VC in Europa. Ci ha convinto innazitutto il loro modello di business. Si tratta infatti di un fondo finanziato solo da “large corporate”, gli investitori cioè sono società industriali. L’obiettivo del veicolo è quello di mettere in contatto le startup nelle quali investe con le aziende. Non è solo una questione di valorizzazione dell’investimento finanziario, quindi, c’entra anche la possibilità di creare una opportunità di business per le aziende. Inoltre inseriremo alcuni nostri dipendenti nella loro realtà per circa un anno, con l’obiettivo di acquisire i ferri del mestiere e portare, in futuro, queste competenze all’interno di Edison»
Quale sarà il ruolo concreto di Edison in questa iniziativa si capirà cammin facendo, intanto il gruppo, unico investitore italiano del fondo, metterà «a disposizione risorse e conoscenze, per agevolare lo scouting sul mercato delle startup italiane. Loro hanno già un venture partner che si occupa del mercato italiano (Fabio Mondini De Focatiis, ndr), noi li affiancheremo».
Ma le iniziative legate all’innovazione da parte di Edison non finiscono qui: «Ci stiamo focalizzando sul nostro core business – conclude Brianza – basti pensare che nell’ultimo anno abbiamo abbiamo fatto ben 11 acquisizioni e vogliamo dotarci di una strategia di innovazione, andando a scandagliare le nuove opportunità che il mercato offre in un settore che sta cambiando pelle. Lanceremo anche un programma di trasformazione digitale, ma su questo forniremo dettagli più avanti».