Si scrive growITup, ma si legge 10 milioni di euro in tre anni per innovazione, digitalizzazione e crescita. L’idea, figlia di Microsoft e Fondazione Cariplo, è stata presentata il primo luglio a Milano e punta tutto sulla fusione tra le grandi competenze e l’expertise del made in Italy con le dinamiche di innovazione e progresso tipiche delle startup.
“GrowITup – ha spiegato Carlo Purassanta, Amministratore Delegato di Microsoft Italia – è lo strumento con cui Microsoft vuole creare un ambiente fertile sia per le giovani startup, sia per le grandi aziende. Le prime potranno attingere a finanziamenti per la loro crescita internazionale, le seconde, invece, che già ci sono, potranno beneficiare della creatività delle migliori imprese innovative, capaci di reinterpretare modelli di business e segmenti di mercato”.
Il via ufficiale al programma growITup – che ha partner come Alpitour, Barilla, Enel, Generali, Intesa San Paolo, New Holland Agriculture, Technogym, Accenture, Avanade e Hewlett Packard Enterprise, la società di gestione del risparmio Quadrivio, Invitalia Ventures, Assolombarda e le Business Schools del Politecnico di Milano e dell’Università LUISS Guido Carli – è stato dato presso Base Milano, sede della CariploFactor. Si tratta del nuovo polo di “open and collaborative innovation” milanese, dove le startup selezionate troveranno un luogo di formazione e incontro. Con il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti e Purassanta c’era anche Nagraj Kashyap, figura di riferimento per Microsoft Ventures che, di fatto sta traghettando Microsoft nel mondo dei Ventures capitals e delle imprese innovative.
“La trasformazione digitale è qualcosa da cui non si può prescindere- ha detto il vice president di Microsoft Ventures– e perquesto occorre sviluppare una collaborazione costante tra business tradizionali e innovativi. L’Italia e la sua economia hanno grandi potenzialità in questo senso”.
L’investimento previsto sarà ingente, ma, almeno nelle previsioni solo iniziale: 10 milioni in 3 anni, quanto
basterà per innescare un processo virtuoso che potrebbe attrarre, come un corollario, altri fondi, catalizzati dai venture capital iniziali fino a raggiungere l’obiettivo ambizioso e voluminoso di un miliardo di euro entro il 2020.
Ma non tutti potranno accedervi. I capitali di investimento saranno suddivisi in sette settori di impresa che meglio rappresentano l’eccellenza italiana e che offrono le più grandi opportunità: Food, Fashion & Design, Manufacturing, Energia, Servizi finanziari, Turismo & Entertainment, Health & Well being e le startup che prenderanno parte al programma saranno il risultato di una selezione sulla base della corrispondenza del loro focus di business con la trasformazione digitale in questi campi.