Dal legame tra mondo insurtech e blockchain nascono i servizi di Notarify, startup italiana, ma ormai attiva in diversi Paesi europei, che permette di rivoluzionare il ciclo di vita dei documenti digitalizzando tutto il processo di gestione, dalla firma all’invio e l’archiviazione. Ecco come funzionano i suoi prodotti.
Notarify: la “notarizzazione” e i servizi della startup
Notarify nasce come spin-off di ZBX – Blockchain Smart Solutions, brand commerciale della società B-Zero, specializzata nello studio di servizi innovativi per aziende, pubbliche amministrazioni e utenti privati. “Vogliamo usare gli elementi positivi della tecnologia blockchain per creare innovazione”, ha dichiarato Federico Monti, CEO di B-Zero e di Notarify, che vanta una lunga esperienza in campo assicurativo e finanziario.
Fondata nel 2018 e sviluppata in collaborazione con SEAC e Confcommercio, Notarify si presenta come la prima piattaforma in Italia che permette di gestire tutto il ciclo di vita dei documenti tramite la validazione in Blockchain. Questo processo, noto come “notarizzazione”, consente di ottenere una data certa e una prova di immutabilità del contenuto: ogni documento caricato su Notarify diventa, automaticamente e senza alcuno sforzo, un “originale digitale”.
La piattaforma permette inoltre di firmare e far firmare a distanza tutti i documenti, continuando comunque a garantire l’identità di tutti i soggetti coinvolti grazie all’applicazione di tecnologie all’avanguardia, come l’intelligenza artificiale.
Un punto di forza di Notarify, infatti, sta nella possibilità di siglare i documenti con firma biometrica: la piattaforma registra i dati biometrici dell’utente, come il colore e la dimensione dell’iride o la forma del volto, permettendo di validare la propria identità in modo rapido e sicuro.
Gli ambiti di applicazione, dall’arte alla ricerca
I servizi di Notarify possono essere applicati a diversi settori, dal mondo dell’arte all’accademia, passando per il commercio e lo sviluppo di progetti digitali.
La sicurezza e la semplicità rendono la piattaforma di “notorizzazione” particolarmente utile, per esempio, nel mondo giuridico: avvocati, notai e commercialisti possono infatti sfruttarla per conservare i documenti sensibili dei propri clienti, garantendone l’autenticità con la firma biometrica. Nel settore della ricerca, invece, Notarify può essere utilizzato per archiviare documenti in qualsiasi formato e tutelarsi contro il rischio di plagio. Ancora, la startup può aiutare gli artisti a certificare in modo inequivocabile la proprietà intellettuale sulle proprie opere.
Tutti i documenti caricati su Notarify vengono archiviati in un sistema cloud, e rimangono quindi sempre disponibili per la stampa e la consultazione.
Il successo e i premi di Notarify
Nel 2019, ZBX – Blockchain Smart solutions ha avviato la sua prima campagna di equity crowdfunding, presto seguita da un secondo round partito nel dicembre 2020 con cui, in pochi mesi, Notarify ha raccolto 500 mila euro, investiti in attività di ricerca e sviluppo.
“Il target minimo di 130 mila euro lo abbiamo superato già il primo giorno di crowdfunding. L’obiettivo massimo di mezzo milione di euro era stato fissato come formalità, ma dopo pochi giorni ci è stato chiaro che doveva essere il vero obiettivo”, ha commentato il CEO Federico Monti, aggiungendo: “Questo non è certo il punto di arrivo, anzi è quello di partenza per fare di Notarify una grande realtà, prima italiana e poi mondiale”. Il successo del round ha permesso a B-Zero di raggiungere una valutazione da 6,5 milioni di euro.
Partita da Trento, oggi Notarify opera a livello internazionale: con uffici a Parigi e Lussemburgo, dal 2021 la startup ha avviato partnership anche in Medio Oriente, a partire da Dubai e Abu Dhabi.
Il successo Notarify è dimostrato anche da diversi premi vinti in ambio insurtech: la startup è infatti stata inserita da Forbes tra le Top 100 PMI italiane e le Top 100 Leader InsurTech, e nel 2021 è stata premiata agli Italian Insurtech Awards come Progetto blockchain di maggior successo.
La tecnologia blockchain, infatti, offre potenzialità importanti anche per il mondo assicurativo.
Blockchain, le opportunità per il settore insurance
Secondo il rapporto “Blockchain in Financial Services: Key Opportunities, Vendor Strategies & Market Forecasts 2021-2030”, curato da Juniper Research, già nel 2021 l’applicazione di sistemi blockchain nel mondo assicurativo ha permesso di risparmiare 1,1 miliardi di dollari a livello globale, e la cifra è destinata a toccare i 10 miliardi di dollari entro il 2024.
In particolare, la trasparenza dei processi e la possibilità di condividere dati in tempo reale permette a tutte le parti coinvolte nei processi assicurativi di accedere in modo semplice e sicuro alle informazioni richieste, riducendo anche i casi di frode.
In Italia, il cambiamento è già iniziato: secondo le ricerche dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2021 nel nostro Paese il settore più attivo in ambito blockchain era proprio quello finanziario e assicurativo, che ha effettuato il 50% degli investimenti.