Nomine in CDP Venture Capital, InnovUp chiede continuità di azione per l’innovazione in Italia

Da settimane si attende il rinnovo del CDA di CDP Venture Capital Sgr, società conosciuta anche come Fondo Nazionale Innovazione. L’associazione dell’ecosistema InnovUp invita il Governo a garantire continuità di azione per sostenere lo sviluppo del venture capital e delle startup in Italia

Pubblicato il 27 Apr 2023

Startup investimenti

Nella giostra delle nomine avviata con il ricambio ai vertici di società come Enel e Leonardo (che in maggio devono essere approvate dalle assemblee degli azionisti delle due società), gira una poltrona che è molto importante per l’ecosistema italiano delle startup e dell’innovazione, quella di amministratore delegato di CDP Venture Capital, la SGR conosciuta anche come Fondo Nazionale Innovazione, che ha accompagnato la crescita degli investimenti in startup in Italia.

Il rinnovo del CDA del Fondo Nazionale Innovazione

Cassa Depositi e Prestiti deve procedere al rinnovo del consiglio di amministrazione del Fondo Nazionale Innovazione ma il punto non è ancora entrato all’ordine del giorno, vista l’incertezza sul da farsi. Subito dopo Pasqua sembrava vicina la nomina di Stefano Donnarumma, ex amministratore delegato di Terna, ma i rumor dicono che la quadra non si sia ancora trovata. E adesso si attende qualche novità già per la prossima settimana, anche per non lasciare nell’incertezza una società che gestisce importanti capitali per la crescita delle startup e dell’innovazione in Italia. Ricordiamo che entro il 2024 il Fondo Nazionale Innovazione dovrebbe arrivare a gestire circa 5 miliardi, con un’ipotesi di 9 miliardi per il 2025.

InnovUp chiede al Governo continuità di azione

A farsi portavoce delle preoccupazioni dell’ecosistema per rischiosi cambiamenti di marcia è Innovup. “Come Associazione che rappresenta tutta la filiera dell’innovazione italiana, ci teniamo a sottolineare al Governo quanto questo settore sia in Italia parimenti importante rispetto ad altri settori e pertanto, nella scelta dell’AD di CDP Venture Capital – ove si ritenesse necessario un cambio, da noi non auspicato -, invitiamo il Governo ad individuare una figura con specifiche competenze tecniche di settore, che garantisca continuità d’azione avendo a cuore e comprendendo a fondo le dinamiche di sviluppo e consolidamento dell’ecosistema innovativo del nostro Paese”, dice il presidente Cristina Angelillo.

Cristina Angelillo, Presidente InnovUp

InnovUp, in una nota, ricorda che in Italia la filiera dell’innovazione conta ormai 17mila startup e PMI innovative, con un fatturato complessivo di 9,5 miliardi di euro (2022). La crescita è favorita da alcune dinamiche trasversali quali: una crescente diffusione e rilevanza economica delle iniziative di Open Innovation, una maggiore maturità del VC italiano – soprattutto grazie all’ingresso di CdP Venture Capital nel mercato e all’ottimo lavoro sin qui svolto -, l’intervento diretto di Corporate e Corporate Venture Capital, gli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità e, infine, l’attuazione del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’importanza di sostenere il venture capital in Italia

Per sostenere questo percorso di crescita, anche in controtendenza con le dinamiche internazionali e in una congiuntura economica particolarmente complessa per il settore – l’Europa ha registrato, nel 2022, una battuta d’arresto negli investimenti facendo segnare un –9% – è fondamentale continuare a supportare il mercato del venture capital anche attraverso uno strumento che si è rivelato particolarmente efficace come CDP Venture Capital.

“All’Italia servono politiche che stimolino il finanziamento e l’attrattività di capitali, con investimenti su ricerca e sviluppo, brevetti e startup innovative, mentre gli investitori necessitano di politiche che favoriscano l’attrattività di nuovi capitali, come incentivi fiscali mirati agli investimenti, che possano sostenere la nascita e lo sviluppo delle imprese innovative”, afggiunge Cristina Angelillo. “Appare dunque chiara la necessità che il Paese si ponga un obiettivo comune, finalizzato allo sviluppo di tale comparto del mercato dei capitali, al fine di poter fornire alle imprese, nascenti o nelle prime fasi della loro vita, con modelli di business scalabili e ambizioni internazionali, strumenti finanziari adeguati alle loro esigenze di crescita”.

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