Muove i primi passi a Milano, nel 2016, sbarca rapidamente sui mercati internazionali e arriva fino alla exit e all’acquisizione da parte del gruppo MAG, da oltre quarant’anni colosso del brokeraggio assicurativo. È il percorso di Neosurance, startup ormai affermata nel panorama insurtech italiano e non solo, che da anni continua a crescere e portare innovazione in un mondo tradizionalmente analogico.
Come nasce Neosurance
Neousurance è stata fondata nel 2016 a Milano da Dario Melpignano, già CEO e co-founder di Neosperience, e Andrea Silvello, CEO e co-founder di Digital Tech. Pochi mesi dopo il lancio al team si è aggiunto Pietro Menghi, attuale CEO. Se Melpignano era tra i pionieri della digital customer experience in Italia, e Silvello vantava un passato importante nel mondo della consulenza, Menghi ha portato una conoscenza approfondita del mondo assicurativo: “Ero quel tassello necessario per mettere insieme mondi ed esperienze diverse in una proposta coerente”, ha spiegato a Economyup nel 2019, quando ha condiviso la propria esperienza in occasione dei Digital360 Awards.
Per diventare socio e CEO di Neosurance Menghi ha lasciato una brillante carriera internazionale nel mondo del brokeraggio: “Sono stato quasi 30 anni dentro il settore dell’assicurazione e della riassicurazione. Ho lavorato prevalentemente all’estero, ho conosciuto il mondo large corporate in tutte le sue declinazioni e sono arrivato alla conclusione che il talento dell’innovatore non è sufficiente perché in quelle strutture l’innovazione avvenga nei tempi necessari” ha raccontato. Il passaggio dalle grandi aziende alle startup, però, non ha segnato una separazione netta tra i due mondi: “Uscire dalle grandi compagnie per me non ha significato rinnegarle, ma avvicinarle con spirito e intento diverso, a vantaggio del cliente finale” ha precisato il CEO.
Cosa fa Neosurance: i servizi e i punti di forza
La tecnologia di Neosurance sfrutta l’intelligenza artificiale e il machine learning per permettere alle compagnie partner di proporre micro polizze istantanee dove, quando e per quanto tempo serve al cliente. La startup opera quindi in modalità B2B2C (business to business to consumer), collaborando principalmente con aziende che a loro volta si rivolgono a una platea di clienti.
In particolare, i sistemi di Neosurance permettono ai clienti di vendere micro-polizze, istantanee e digitalizzate, che vengono proposte agli utenti finali tramite notifiche push sullo smartphone basate sulle loro abitudini e sul luogo in cui si trovano. Grazie all’analisi continua dei dati di contesto, comportamentali ed emozionali raccolti nel tempo, Neosurance riesce infatti ad identificare il momento giusto e le necessità specifiche per ogni singolo cliente, che può poi attivare la polizza proposta con pochi click.
Un servizio, quindi, digitalizzato, intuitivo e personalizzabile. Proprio per questo le polizze offerte da Neosurance sono “tipicamente temporanee, utili proprio per il momento e luogo in cui si trova l’utente”, spiega Diego Caputo, Head of Business and Product Management,
Oltre alla possibilità di targettizzare intere fasce di clientela difficilmente raggiungibili attraverso i soli canali tradizionali, le soluzioni offerte da Neosurance sono anche facilmente scalabili: “Una volta disegnato il prodotto assicurativo ‘instant’ e messi a punto dei processi ‘full digital’, la proposta di vendita può essere veicolata da tutte le communities digitali interessate allo specifico use case per cui quel prodotto assicurativo è stato costruito, senza dover ritoccare nulla nel prodotto o nel processo” ha evidenziato Caputo.
Esempi di progetti realizzati da Neosurance
Cosa significa tutto questo nel concreto? Ecco qualche esempio di offerte realizzate da Neosurance che InsuranceUp ha raccontato.
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I traguardi raggiunti
Il successo arriva presto per Neosurance: nel 2016 la startup vince il primo posto agli Insurance IoT Europe Awards, e l’anno successivo è selezionata per partecipare al Plug and Play Tech Center, un prestigioso acceleratore basato nella Silicon Valley. Nel 2020, poi, Neosurance è stata selezionata tra i beneficiari del programma Horizon 2020 per piccole e medie imprese, finanziato dall’Unione europea per facilitare la crescita delle startup più innovative.
La crescita è evidente anche dal punto di vista geografico. Partita da Milano, oggi Neosurance opera come come broker digitale e abilitatore tecnologico in Unione Europea, Regno Unito e Far East. Nel 2018 la startup ha annunciato di essere pronta a sbarcare anche negli Stati Uniti, e non a caso lo stesso anno è stato chiamato a ricoprire il ruolo di vicepresidente del Business Development negli Usa John Murray, veterano del global marketing con oltre 15 anni di esperienza nel realizzare e condurre progetti B2B e B2C di digital strategy, e-commerce e business development.
Tante anche le partnership avviate con altre aziende, da Sportclubby per le micropolizze contro gli infortuni sportivi a Enel, che ha scelto il broker Neosurance e la compagnia assicurativa Net Insurance per lanciare Homix Smart Protection, la sua prima assicurazione on-demand e pay-per-use per la casa.
La compagnia ha raccolto circa due milioni di euro in quattro round di investimenti, l’ultimo dei quali chiuso ad aprile 2020 – nel pieno della pandemia di Covid-19 – per 1,1 milioni di euro.
La exit: l’acquisizione da parte del Gruppo MAG
Marzo 2022 segna un altro momento importante per Neosurance. Il Gruppo MAG, colosso del brokeraggio assicurativo italiano attivo da più di quarant’anni, ha acquisito il 50,65% delle quote delle startup, segnando così una exit per Neosurance.
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La sinergia industriale tra le due realtà è servita ad agevolare l’accesso a nuovi mercati B2C, sia scalando prodotti innovativi già lanciati sul mercato da Neosurance – come coperture furto pay-per-use, micro-assicurazioni istantanee per sport e viaggi e polizze salute attivabili in pochi click – sia creando soluzioni di protezione e assistenza completamente nuove.
L’accordo permette quindi a Neosurance di accelerare la propria crescita internazionale, approfittando anche del network di MAG composto da 8 mila aziende sparse su 150 Paesi. Dall’altro lato, il Gruppo MAG ha potuto investire sul processo di trasformazione digitale, attivando anche nuovi modelli di revenue e business.
Articolo originariamente pubblicato il 05 Apr 2022