Nasce una società che scommette sulla ricerca italiana ed è pronta a sostenerla e finanziarla per una somma complessiva che dovrebbe toccare i 50 milioni di euro.
Si chiama Aurora-TT, ha sede a Milano ed è presieduta da un top manager uscito da Novartis, Guido Guido. Si tratta di una società di trasferimento tecnologico nel settore delle biotecnologie che si propone di identificare scoperte scientifiche promettenti nell’ambito di università e centri di ricerca italiani per promuovere collaborazioni con società farmaceutiche e di biotecnologie in tutto il mondo. La strategia è investire in progetti ai primi stadi di sviluppo per colmare il divario tra la ricerca di base e lo sviluppo industriale.
► IL DIVARIO TRA SCIENZA E AZIENDA – Il trasferimento tecnologico, ovvero la modalità che fa sì che molecole e terapie sperimentali arrivino fino al letto del paziente, è l’anello debole del sistema della ricerca in Italia. La nostra accademia è generosa nel produrre pubblicazioni scientifiche ma non sa elaborare le applicazioni per le cure. Il limite sono le competenze industriali. Nei grandi poli delle biotecnologie mondiali, Boston-Cambridge e San Francisco, i manager delle società farmaceutiche lasciano i porti sicuri delle multinazionali per l’avventura delle startup. In questo modo sono in grado di trasferire le conoscenze per trasformare una scoperta scientifica in un farmaco. Ora anche in Italia, l’ex capo di tutto il settore farmaceutico di Novartis, l’italiano Guido Guidi, raccoglie il guanto della sfida e crea AurorA-TT, puntando a gestire 50 milioni di euro di ITAtech. Con lui un altro veterano del biotech, l’ex direttore generale di Molmed, Paolo Rizzardi. Pierluigi Paracchi, Ceo di Genenta Science e venture capitalist, è venture consultant.
►CHE COSA È ITATECH – È una piattaforma di investimento lanciata a dicembre 2016 per trasformare progetti di ricerca e di innovazioni tecnico-scientifiche pubbliche e private in nuove imprese ad alto contenuto tecnologico. È nata grazie a Cassa depositi e prestiti (Cdp) e Fondo Europeo per gli investimenti (Fei, del Gruppo Bei). La sua dotazione iniziale è pari a 200 milioni di euro, messi a disposizione in parti uguali da Cdp e FEI, ed è aperta all’ingresso di ulteriori investitori.
♦ Venture capital e ricerca devono collaborare per prendere il treno di ITAtech
►CHE COSA FARÀ AURORA-TT – In particolare, riconoscendo nella ricerca scientifica italiana un potenziale straordinario a tutt’oggi inespresso, AurorA-TT intende focalizzarsi sul Trasferimento Tecnologico per valorizzare il lavoro di scienziati e ricercatori. Il suo ruolo è agire come braccio finanziario e apportare le competenze strategiche per rendere le scoperte scientifiche commerciabili e fruibili per il paziente.
Secondo i partner di AurorA-TT questo obiettivo può essere raggiunto con disciplina industriale e attraverso la costruzione di forti relazioni con realtà accademiche, centri di ricerca, uffici di trasferimento tecnologico, società di biotecnologie e associazioni di pazienti. In questo modo sarà possibile accedere a progetti scientifici promettenti nelle prime fasi di ricerca, ridurre il livello di rischio e trasformare la scienza in assets appetibili anche a investitori internazionali o società farmaceutiche e biotecnologiche. Per questa missione, AurorA-TT punta a raccogliere 50 Milioni di euro.
Il presidente Guido Guidi ha commentato: “Vogliamo scommettere sugli scienziati italiani. Il processo di trasferimento tecnologico in Italia è francamente immaturo. Per cambiare marcia e promuovere con forza un ruolo primario per il sistema Paese nella creazione del valore a partire dalla ricerca scientifica di eccellenza è necessario combinare le risorse economiche con un team dedicato che abbia una naturale propensione alla collaborazione ed una solida e comprovata esperienza nel tradurre una scoperta scientifica in opportunità concrete di cura per il paziente. Sono davvero convinto che AurorA-TT sia in grado di fondere i giusti obiettivi con la necessaria competenza per rendere tutto questo una realtà”.
AurorA-TT è costituita da 5 co-fondatori con più di 115 anni di esperienza complessiva e track record in ricerca di base, trasferimento tecnologico, venture capital, selezione e sviluppo di progetti/prodotti, accesso al mercato e lancio di prodotti farmaceutici e biotecnologici, spaziando dalle small molecules alle terapie mediche avanzate. Oltre a Guidi, i co-founder sono: Edoardo Negroni, MBA, imprenditore in drug discovery e dirigente di industria; Gian Paolo Rizzardi, MD, già General Manager di MolMed SpA; Gabriele Campi, PhD ricercatore, venture capitalist e business development manager nel trasferimento tecnologico; e Pierluigi Paracchi, CEO di Genenta Science e venture capitalist, in AurorA-TT come venture consultant.