TechCrunch Italy

Mubi, il cinema 2.0

Il cinema di qualità si sposta sui piccoli schermi di pc e tablet, online e on demand. Ecco una piattaforma che permette agli utenti di guardare un film al giorno e poi commentarlo sui social network. Il tutto al costo di 4 euro e 99 centesimi al mese

Pubblicato il 27 Set 2013

Il cinema 2.0 viene presentato sul palco di Techcrunch Italy 2013. Si tratta di Mubi, una piattaforma che permette ai suoi utenti di vedere un film al giorno pagando 4 euro e 99 centesimi al mese. Il cinema di qualità si sposta sui piccoli schermi di pc e tablet, online e on demand.

E’ l’idea di Efe Cakarel, CEO di Mubi, un sito che unisce i social network e lo streaming online. Ogni giorno, a rotazione, un nuovo titolo, da vedere a casa e poi commentare sui social.

Ma Mubi è anche la storia di un fallimento e di una perseveranza. Durante l’incontro con i tanti startupper italiani presenti al Maxxi di Roma, Cakarel ha raccontato la sua storia personale e professionale.

Il progetto nasce nel 2007, quando un giovanissimo cinefilo di origine turca in un bar di Tokyo, si rende conto dell’impossibilità di vedere i film di Wong Kar-Wai sul proprio pc. E dopo aver incontrato il favore delle aziende produttrici di console di videogames, come la Playstation 3 che nel 2010 supportava il servizio di cinema d’autore, dati alla mano Cakarel si è accorto di dover ripensare la sua idea, limandone alcuni aspetti. Così si è arrivati all’interfaccia attuale. Intanto anche Martin Scorsese si è iscritto alla community e Mubi continua ad invadere il mercato mondiale.

Oggi debutta anche in Italia, “l’anima del cinema”, come dice Cakarel. La cineteca mondiale a disposizione di tutti e low cost sbarca nel paese di Federico Fellini. E sul palco di Techcrunch Italy, il CEO di Mubi esorta il pubblico a imparare a superare i fallimenti. Proprio come ha saputo fare lui. Sullo schermo viene proiettata una citazione di Winston Churchill: Se stai attraversando l’inferno, continua ad andare avanti.

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