#MissioneCile, la domanda dell’investitore: la tua startup risolve un vero problema?

Allan Jarry, mentor di Start-Up Chile e businessman, dà ai ragazzi di Lectios tre spunti di riflessione: la reale capacità di una nuova impresa di soddifare un’esigenza presente nella società, l’attenzione alla scalabilità, e la necessità di tutelare i propri asset. LEGGETE IL LORO DIARIO

Pubblicato il 17 Apr 2015

allan-jarry-150417092528

Allan Jarry

Si lavora sodo, settimana dopo settimana qui al co-working di Start-Up Chile. Mentre in Italia la primavera fiorisce, qui sta arrivando l’autunno.

Il team di Lectios continua a sviluppare, testare e contattare clienti, partner e advisor. Come ogni settimana anche questa si sta rivelando intensa e ricca di spunti.

Grazie alla fitta rete di contatti che Start-Up Chile può vantare questo mercoledì abbiamo incontrato un altro mentor: Allan Jarry… Come Matt Cole (mentor incontrato la scorsa settimana) anche Allan si è dimostrato da subito persona affabile, gentile e disponibilissima: parlare con lui è stato un vero piacere.

Alternando spagnolo e inglese e raccontandoci a vicenda di viaggi fatti tra Cile e Italia è facile stabilire un clima di interesse reciproco… per poi passare al core: la startup, perché Allan Jerry è un imprenditoriale seriale, esperto di business e di questioni legali, che come molti business-man è passato per gli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con lui di Lectios, del nostro status attuale e degli sviluppi futuri.

Tra i molti passaggi da tenere a mente del nostro colloquio con Allan Jarry ce ne sono sicuramente alcuni che per un investitore sono molto importanti: la reale capacità di una startup di risolvere un problema, l’attenzione alla scalabilità della startup e la necessità di tutela dei propri asset.

In fase di startup spesso si pone l’accento su innovazione ed esperienza d’uso, ma uno dei motivi che premia una startup rispetto ad un’altra è la capacità di risolvere un problema sentito dai clienti (siano essi una piccola nicchia o un mercato vastissimo). Sicuramente essere innovativi e “belli” aiuta moltissimo a generare traction e revenue ma bisogna sempre avere a mente diversi concetti: il problema esistente, la soluzione efficace e scalabile.

Il motto per una startup potrebbe essere «done is better than perfect». In un processo di sviluppo veloce come quello di una startup è molto difficile – e probabilmente antieconomico – produrre un risultato che fin dall’inizio sia tecnologicamente il migliore possibile e perfetto nell’esperienza d’uso.

Puntare a un prodotto o servizio che in tempi brevi permetta di risolvere un problema con una soluzione efficace e che dimostri all’investitore le sue potenzialità in termini di vendite e scalabilità rappresenta un’argomentazione molto più forte ed impattante.

In questo modo il vostro biglietto da visita dirà: risolvo un problema sentito in modo apprezzato. Migliorandolo potremo generare ancora più interesse ed apprezzamenti, replicando il nostro modello in modo profittevole.

Ma se è vero che prodotto e scalabilità sono essenziali, è importante fin da subito tutelare marchi, capire quali sono i mercati nei quali proteggere la proprietà (loghi, dominio, logotipo) in modo da non ritrovarsi un domani a doversi contendere con qualcun altro il proprio nome… o peggio a doverlo cambiare perché già utilizzato e registrato da qualcun altro.

Un saluto agli amici di EconomyUp e ai suoi lettori.

* il team di Lectios è formato da Jacopo Penso, Tommaso Cardone e Francesco Pra Levis

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2