Quando si parla di innovazione ed imprenditorialità il pensiero va automaticamente alla Silicon Valley. Presto non sarà più così considerando i progressi della Cina, già in grado di contendere la leadership mondiale delle tecnologie agli Stati Uniti. Basti pensare che solo nel 2015, in Cina sono arrivati 37 miliardi di dollari dei venture capital (dati Preqin) un vero e proprio record che ha doppiato i già ottimi risultati del 2014. Al contempo, da una relazione del network Kpmg, emerge che il Paese ha istituito un fondo da 10 miliardi di dollari per il supporto di attività innovative in 16 città, inclusa Pechino e altri capoluoghi. Dunque non può stupire la presenza di tre società cinesi nell’elenco delle nove startup più valutate al mondo (la classifica è stata elaborata da Dow Jones VentureSource insieme a The Wall Street Journal e rilanciata da Business Insider); si tratta di Didi Kuaidi (ribattezzata la Uber d’oriente), valutata 16 miliardi di dollari, Xiaomi (46 miliardi), regina cinese degli smartphone low cost e Meituan-Dianping (18,3 miliardi), società nata lo scorso ottobre e finanziata da due gruppi consolidati: Alibaba, colosso dell’e-commerce fondato dal visionario ambientalista Jack Ma, e Tencent, divenuta famosa per “QQ”, il popolare programma di instant messaging. Meituan-Dianping è una piattaforma di acquisto dove gli utenti possono trovare voucher, sconti e offerte speciali per i servizi locali o per l’entertainment.
Ed è proprio la startup Meituan-Dianping ad aver destato recentemente particolare curiosità, dopo aver ricevuto 3,3 miliardi di dollari in un solo round di investimento. Si tratta della più grossa raccolta di capitali privati al mondo per una startup sostenuta dai venture capital, e la notizia assume ancora più interesse considerando che Meituan-Dianping è nata soltanto lo scorso ottobre da una fusione del valore di 15 miliardi di dollari fra due competitor (che tutt’ora operano sul mercato come marchi indipendenti): Meituan.com e Dianping Holdings. La prima, fondata nel 2010 dall’imprenditore Xing Wang, è una sorta di Groupon cinese – vanta oltre 20 milioni di utenti mobile giornalieri sparsi fra 1000 città – che operando nel settore dei gruppi d’acquisto permette agli iscritti di accedere ad offerte giornaliere ed usufruire di buoni sconto per ristoranti, bar, cinema, centri benessere.
Dianping invece è un po’ più “anziana” e svolge la sua attività dal 2003. Fondata dall’imprenditore Zhang Tao – i cofondatori sono Jason Li, Bo Zhang, Shuhong Ye e Edward Long – è molto più simile a Yelp visto che lavora soprattutto sulle recensioni. I suoi clienti attivi annuali sono oltre 130 milioni ed è presente in più di 1100 città cinesi. L’obiettivo di Meituan-Dianping? Puntare sull’offerta di servizi online-offline e sfidare il colosso web Baidu, il Google cinese che sta investendo su auto-autonome e intelligenza artificiale ed è presente nel segmento con Nuomi, nota piattaforma per prenotazioni di ristoranti, take away, biglietti del cinema, karaoke.
Dunque, gli ultimi anni hanno segnato il boom degli investimenti dei venture capital nelle startup – stando ai dati pubblicati da Preqin, nel 2015 a livello globale i finanziamenti venture sono aumentati del 45%, toccando il record di 135,800 miliardi di dollari – facendo emergere alcune tra le nuove, importanti realtà imprenditoriali. Come Xiaomi, ilquarto produttore al mondo di smartphone low-cost, il gestore di servizi di ride-hailing Didi Kuaidi (che lo scorso settembre ha ricevuto 3 miliardi di dollari in un solo round di investimento) e il sito di “peer to peer lending” Lu.com.