La prima volta è importante per tutti e lo è stata certamente per gli start-upper che hanno partecipato al primo “Investor Day” di Luiss Enlabs, joint venture creata da Enlabs, l’incubatore e acceleratore di start up, e dall’Università Luiss Guido Carli.
A poco meno di 3 mesi dalla nascita dell’acceleratore d’impresa, con sede centralissima all’interno della stazione Termini di Roma, sette neonate aziende “covate” sotto l’ala di Luiss EnLabs hanno avuto l’opportunità di spiegare la loro idea di business a 300 investitori, business angels e bankers.
Nei sette minuti a disposizione, il cosiddetto “pitch”, gli imprenditori sono saliti ad uno ad uno sul palco e hanno rievocato la nascita della loro idea di business, ne hanno esposto il funzionamento, hanno evidenziato le differenze con i competitor, hanno tracciato una sintetica panoramica del mercato relativo al loro prodotto e hanno infine presentato la propria richiesta di investimento, spiegando come avevano intenzione di utilizzare la somma.
Sette le start up che hanno sfilato nell’ideale passerella “made in Luiss”. Si va dalla pluripremiata “Atooma” – che rivoluziona l’interazione tra l’utente, il proprio smartphone e le app più utilizzate – a “CoContest”, la prima piattaforma al mondo di crowdsourcing dedicata al mercato dell’interior design. Da “GamePix” che punta a realizzare un social game network, GamePixWorld, ambientato sulle mappe del mondo a “Le Cicogne” per conciliare offerta e domanda di babysitter. Da “Maison Academia”, piattaforma di crowdsourcing che permette a stilisti emergenti provenienti da tutto il mondo di realizzare le proprie collezioni, a “Risparmio Super”, per confrontare i prezzi dei supermercati e “Pubster”, l’applicazione “che ti offre da bere quando esci la sera”.
Tutti “figli” di questo spazio di 1.500 metri quadrati, messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato e dotato di 120 postazioni di lavoro, che è aperto non solo a studenti Luiss ma anche a quelli di tutte le università italiane, in particolare dalle facoltà di medicina, ingegneria, fisica, matematica, informatica e biologia.
“È giunto il momento di aiutare questo Paese a uscire dalla crisi” ha detto durante la presentazione Luigi Capello, fondatore di EnLabs con alle spalle un percorso consolidato nel mondo degli investimenti e nell’imprenditoria. Dopo aver fondato LVenture Srl, holding di partecipazioni nel settore del venture capital con base Roma e San Francisco, a fine 2010 ha lanciato nella capitale italiana l’incubatore e acceleratore EnLabs, sul modello di quelli esistenti in Silicon Valley. Poi, lo scorso 4 aprile, il “matrimonio” tra le due realtà.
Ricordando che “negli Usa le startup hanno creato 30 milioni di occupati negli ultimi 10 anni”, Capello, che è stato alunno ed è docente Luiss, ha sottolineato come “negli ultimi due anni EnLabs abbia fatto decollare almeno 18 start up, sulle quali sono stati investiti poco meno di 2 milioni di euro, e contribuito a creare oltre 150 posti di lavoro. Investiamo insieme a business angels, investitori singoli o anche fondi come Filas, la Finanziaria della Regione Lazio per lo sviluppo”. Ha poi ribadito che LVenture Group Spa, la quale finanzia direttamente LuissEnlabs, è il primo fondo di Venture Capital quotato alla borsa valori di Milano ed ha recentemente chiuso un importante aumento di capitale che è stato sottoscritto in buona parte dal mercato.
Lo scenario, però, ha ancora un ampio margine di miglioramento. “Siamo molto indietro rispetto all’Europa – ha ammesso il vice direttore generale della Luiss, Gianni Lo Storto – per esempio in Francia è stato dato impulso a una forte crescita delle start-up attraverso iniziative legislative ad hoc. Ma noi siamo pieni di entusiasmo e dobbiamo pensare a fare bene il nostro lavoro”.
Al termine della sfilata di start up si è svolta la WindBusinessFactor Competition. Presentata da Massimo Angelini, direttore Public Relations di Wind, la mini-gara, che prevede tra i premi un soggiorno formativo negli Usa, è stata vinta da “in3D Gallery”, tool per presentazioni grafiche a 3 dimensioni. Gli altri partecipanti erano “Pedius”, servizio di telefonia per sordi, “Fazland”, per far incontrare domanda e offerta di lavori di elettronica e idraulica e “Youppit”, aggregatore di offerte.