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L’innovazione si cerca lì dove c’è: tre motivi per andare fino in Australia, un ecosistema in crescita



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In Australia ci sono circa 1500 scaleup, che hanno raccolto oltre 32 miliardi di dollari: circa il 2% del PIL del sesto Paese più grande del mondo. La chiusura del passato è stata un limite ma anche un’opportunità e adesso l’ecosistema sta crescendo molto velocemente

Pubblicato il 15 ott 2024



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Questa settimana saremo nuovamente a Sydney per il nostro Scaleup Summit Australia, ospitato all’interno di South by Southwest (SXSW).

Una domanda sorge spontanea: qual è il senso di andare dall’altra parte del mondo per cercare soluzioni innovative? Le risposte sono molteplici:

  • In primo luogo, le soluzioni si trovano dove ci sono. L’Italia, data la sua relativa arretratezza in ambito startup e scaleup, è un terreno facilmente raggiungibile ma, purtroppo, ancora poco fertile sotto questo aspetto.
  • In secondo luogo, l’Australia rappresenta un ecosistema ancora relativamente chiuso (al netto dei flussi di investimenti provenienti dagli Stati Uniti). Proprio per questo, il Paese ha dovuto sviluppare una vasta gamma di soluzioni innovative in grado di supportare la propria struttura industriale interna.
  • Infine, l’Australia, con un particolare focus sulle regioni di New South Wales e Victoria, sta crescendo a ritmi sostenuti. Questo sviluppo le ha permesso di superare quella soglia critica sotto la quale gli investitori internazionali tendono a non muoversi.

Ma guardiamo ai dati

Secondo il Mind the Bridge Tech Scaleup ​​​​​​Australia 2024 Report (realizzato con il supporto di ACCIONA e NSW Government, Investment NSW) che è stato presentato a Sidney, l’Australia ospita 1.501 scaleup e, tra queste, circa 60 “scalers” (startup che hanno raccolto oltre 100 milioni di dollari). Complessivamente le scaleup australiane hanno raccolto 32,8 miliardi di dollari. Ciò si traduce in 5.6 scaleup per ogni 100.000 abitanti, con circa il 2% del PIL del paese investito in innovazione.

Sono numeri che danno il senso della raggiunta consistenza dell’ecosistema australiano che oggi ha dimensioni di circa 3 volte il nostro Paese ed è quasi al livello dei principali paesi dell’Europa continentale.

Australia, l’isolamento è un rischio o un’ opportunità?

Come detto, l’Australia, dato il suo isolamento, ha dovuto sviluppare di necessità innovazioni per rispondere alla esigenze della sua struttura industriale. Ciò fa sì che, in un mondo sempre più dominato dall’IA e dalle tecnologie generative, l’Australia abbia la possibilità di guidare l’innovazione in settori tradizionalmente a basso contenuto tecnologico, come l’estrazione mineraria, le costruzioni e l’energia, settori che stanno diventando sempre più critici man mano che l’IA trasforma l’economia globale.

Come ha ricordato Fernando Fajardo, Chief Operations and Technology di ACCIONA Infrastructures, azienda spagnola con una forte presenza in Australia: “Ci sono ampi spazi di crescita, Aziende come la nostra possono attraverso progetti infrastrutturali (come, solo per limitarsi ad un esempio, il Western Harbour Tunnel – WHT) testare le soluzioni proposte da startup ed innovando validarle industrialmente”.

Tuttavia la corsa globale all’innovazione e alle startup continua ad accelerare. Senza raggiungere una massa critica o stabilire forti connessioni internazionali, gli ecosistemi locali rischiano di stagnare.

Per riempire questo gap, l’Australia sta implementando diverse iniziative per rafforzare i legami transfrontalieri, inclusa l’attrazione di investimenti diretti esteri (FDI). Nel maggio 2024, il governo australiano ha presentato delle riforme per migliorare il quadro degli investimenti esteri, con l’obiettivo di creare un processo più rapido, forte e trasparente per attrarre FDI in settori chiave come la net zero transition e lo sviluppo di soluzioni abitative a minimo o nullo impatto energetico.

All’azione del governo si affianca quella degli stati, in particolare New South Wales and Victoria, che stanno lavorando seriamente e professionalmente (le organizzazioni governative hanno molta reputazione essendo composte da molte persone che vengono dalla industry) a sostenere la crescita dei rispettivi ecosistemi.

La crescita dell’ecosistema australiano dell’innovazione

Negli ultimi anni, l’Australia ha mostrato tassi importanti di crescita.

In particolare New South Wales e Victoria stanno guadagnando terreno, con rispettivamente 709 e 409 scaleup. Entrambe le regioni fanno ora parte di un ristretto gruppo di 50-60 ecosistemi che a livello mondiale sulla Innovation Ecosystem Life Cycle Curve, hanno raggiunto lo Scaleup stage (rispettivamente Late and Early), producendo centinaia di nuove scaleup ogni anno.

Per queste regioni, così come per l’Australia nel suo complesso, c‘è una concreta opportunità di emergere come ecosistemi “Star” sulla scena globale. La condizione, come detto, è il superamento del suo isolamento costruendo forti connessioni internazionali. Iniziative come South by Southwest (SXSW) Sidney e lo Scaleup Summit Australia vanno in questa direzione.

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