Risponde Assolombarda, l’associazione delle imprese che operano nella Città Metropolitana di Milano e nelle province di Lodi, Monza e Brianza, Pavia.
No.
Pertanto, nel caso conseguano ricavi “non congrui” rispetto alla struttura patrimoniale (L. 724/94, art. 30) oppure siano in perdita fiscale sistematica (D.L. 138/2011, art. 2) non scattano nei loro confronti le penalizzazioni fiscali previste per le cosiddette società di comodo (quali, l’imputazione di un reddito minimo e di una base imponibile minima ai fini Irap, l’utilizzo limitato del credito Iva, l’applicazione della maggiorazione Ires del 10,5%).
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