La startup insurtech Zego (polizze per la gig economy), ecco perché è superfinanziata

Recentemente ha raccolto uno dei più importanti investimenti insurtech d’Europa, pari a circa 42 milioni di dollari, che si aggiunge ad altri già ricevuti. Zego ha intercettato un nuovo bisogno assicurativo rimasto scoperto rappresentato dai lavoratori del gig-economy e su ciò sta costruendo il suo business

Aggiornato il 28 Giu 2019

Donatella Cambosu

Giornalista

polizze gig economy

Negli ultimi 12 mesi il suo giro d’affari costituito da polizze per la gig economy è cresciuto del 900%, riporta TechCrunch. Impressionante, anche per gli investitori che si sono precipitati a sostenere l’ulteriore accelerazione alla crescita di questa startup insurtech londinese con un cospicuo round di 42 milioni di dollari (guidato dalla società di investimento paneuropea Target Global, specializzata nel settore delle tecnologie finanziarie e della mobilità, con altri finanziatori, tra cui il fondatore di TransferWise Taavet Hinrikus), che sono stati preceduti in questi anni da un primo milione di cui parlammo in questo articolo, e da successivi 6 milioni. I proventi saranno utilizzati per l’espansione di Zego in Europa e per aumentare la forza lavoro da 75 a 150 dipendenti.

Zego si rivolge ai nuovi servizi di mobilità, quali ride-hailing, ridesharing, noleggio auto e scooter sharing, e offre una gamma di polizze che vanno dall’assicurazione minuto per minuto alla copertura annuale, fornendo una maggiore flessibilità rispetto agli assicuratori tradizionali, con prezzi basati sui dati di utilizzo dei veicoli. Questo significa che è diventato popolare tra i conducenti di scooter e auto, oltre che con le flotte di furgoni e taxi. Attualmente l’azienda assicura un terzo del mercato delle consegne alimentari del Regno Unito, in gran parte attraverso partnership con Deliveroo, Just Eat e Uber Eats. E’ quello che succede quando si intercetta un mercato scoperto poponendo modelli di polizze innovative, come sottolinea Sten Saar, CEO e co-fondatore di Zego: “Quando abbiamo costruito Zego da zero tre anni fa, la nostra missione era quella di trasformare il settore assicurativo creando prodotti che riflettessero veramente il mondo dei trasporti in rapida evoluzione…. Il mondo si sta urbanizzando e per questo motivo, stiamo passando dalla tradizionale proprietà dei veicoli ad una “usership” condivisa. Questo significa che il modello rigido di assicurazione che esiste da centinaia di anni non è più adatto allo scopo”.

Ben Kaminski, partner dei principali investitori Target Global, ha detto: “Con la crescita di nuovi servizi di mobilità, Zego ha identificato una grande lacuna nel mercato assicurativo e ha creato un modello di business unico da colmare, che gli operatori storici troveranno molto difficile da replicare. Il potenziale di questa compagnia è quasi illimitato, e mi aspetto di vedere il suo successo nel Regno Unito rispecchiato in tutta Europa e oltre nei prossimi anni”.

Articolo originariamente pubblicato il 28 Giu 2019

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Donatella Cambosu
Donatella Cambosu
Giornalista

Scrive di tecnologie, startup e innovazione da diversi anni. È condirettore della testata Startupbusiness e direttore di University2Business, piattaforma del Gruppo Digital360 orientata al mondo degli studenti universitari. Collabora anche con EconomyUp e InsuranceUp.

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