LA STORIA

La startup dopo la exit milionaria: Impactscool, come insegnare a conoscere (e capire) il futuro

Nel 2016 la vendita di Wishdays, nel 2017 la creazione e il lancio di un’organizzazione no profit che vuole portare nelle scuole e nell’università la conoscenza delle tecnologie esponenziali e dei loro effetti. È il nuovo progetto a impatto sociale di Cristina Pozzi e Andrea Dusi (che sta preparando una sorpresa…)

Pubblicato il 27 Ott 2017

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Nel 2016 la exit. Nel 2017 la creazione e il lancio di una nuova startup a impatto sociale. Cristina Pozzi e Andrea Dusi non sono certo rimasti fermi dopo la vendita di Wishdays/Emozione3, fondata a Verona nel 2006, a SmartBox Group. Dopo i cofanetti regalo che tanto fortuna hanno portato (si è parlato di un deal da circa 20milioni di euro), i due imprenditori si sono spostati su altri terreni. E adesso sono pronti al lancio delle loro nuove imprese: la prima è Impactscool, organizzazione no profit che insegna gratuitamente a conoscere e decifrare il futuro. La seconda è ancora top secret ma sarà certamente una sorpresa e segnerà una svolta nell’ecosistema italiano delle startup.

Dopo Wishdays Dusi aveva preso una pausa di riflessione. “Ti senti un po’ come quando arrivi alla fine dell’Università. Hai davanti il mondo e ogni possibilità è aperta”, aveva raccontato a EconomyUp in un’intervista in cui anticipava anche il progetto Impactscool, sviluppato con Cristina Pozzi, già socia in whishdays. I due si sono messi anche a studiare, filosofia. E in questa videointervista hanno raccontato le ragioni di questa scelta.

Pozzi e Dusi (Wishdays): «Dopo la exit, ci siamo iscritti a Filosofia per capire meglio il futuro»

Sul futuro è concentrata l’attività di Impactscool. “Viviamo in un’epoca di incredibili scoperte tecnologiche. Un’epoca in cui discipline come la robotica, la genetica, la blockchain, la stampa 3D e l’intelligenza artificiale si apprestano a rivoluzionare l’esistenza di ogni essere umano, con effetti e conseguenze difficili da immaginare”, dice la Pozzi, che è il Ceo di Impactscool.  «Di fronte a così tanti cambiamenti noi proponiamo un innovativo metodo per proiettare le persone nel futuro e imparare a immaginare gli impatti sociali e morali che le tecnologie e i cambiamenti che ne derivano avranno sulle nostre vite». Il motto è The future is open source. L’obiettivo: portare nelle scuole e nelle università una nuova materia di insegnamento, il futuro.

Obiettivo: un movimento globale, presto anche in Francia e Brasile

Impactscool ha già formato oltre 1800 studenti, con più di 40 workshop nelle scuole e nelle università, non solo in Italia. “L’obiettivo di Impactscool è diventare un movimento globale che sia in grado di coinvolgere un miliardo di persone entro il 2020” , dice con entusiasmo contagioso Cristina Pozzi.  “Al momento siamo operativi in Italia e Regno Unito e stiamo lanciando Francia, Brasile e Portogallo”.

Nell’estate 2016 Andrea Dusi ha trascorso tre mesi in Africa con i due figli. “A loro servirà per capire che nel mondo ci sono molte persone meno fortunate di noi. Da parte mia voglio capire come le tecnologie esponenziali possano essere d’aiuto nelle realtà disagiate e quale impatto possano avere”, aveva detto prima della partenza a EconomyUp. Anche quell’esperienza evidentemente gli è tornata utile nella ridefinizione del suo impegno dopo la vendita di Wishdays, da cui è uscito più ricco ma non solo economicamente.

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