Avete mai sentito parlare di geo-blocking? Si tratta dell’impossibilità di accedere a specifici contenuti della rete a causa di sistemi quali ad esempio il “re-indirizzamento” ad un altro sito, o l’applicazione di differenti condizioni di accesso a prodotti o servizi online. Dal 25 maggio la Commissione Europea ha avanzato una proposta di regolamento sul “geo-blocking” e altre misure di impedimento legate al commercio elettronico in Europa. L’obiettivo della proposta è la creazione del mercato unico europeo in ambito digitale.
Il geo-blocking, tra l’altro, crea non pochi danni alle piattaforme di e-commerce, che vedono frenare l’acquisto online di prodotti nonché la fornitura di servizi nazionali all’interno dell’Unione. E i danni colpiscono anche startup e pmi che operano nel settore.
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