“Alla luce dell’attuale e preoccupante contesto socio- economico che vede, oltre ai noti problemi sostenibilità del welfare pubblico, una costante diminuzione del tasso di natalità, l’allungamento delle prospettive di vita e un innalzamento dell’età pensionabile, diventa fondamentale per tutti iniziare a pensare per tempo e con concretezza a una forma di previdenza complementare che offra una rendita aggiuntiva alla propria pensione futura. Con il lancio del nostro Piano Pensione vogliamo aggiungere un tassello mancante al mercato, offrendo un prodotto facile, trasparente e digitale del tutto in linea con il nostro approccio di sempre”. Così Giovanni Daprà, Co-fondatore e Amministratore Delegato di Moneyfarm, presenta il Piano Pensione Moneyfarm, la prima soluzione di questo tipo per la fintech italiana ma oramai di respiro europeo che si è ritagliato un posizionamento come gestore del risparmio innovativo e con approccio digitale.
Moneyfarm gestisce oggi un patrimonio globale di oltre 1 miliardo di euro (per conto di 45mila investitori), a un ritmo di crescita che è sempre stato a doppia cifra anno su anno e che ha visto, negli ultimi 3 anni, le masse gestite più che quadruplicare (+221%) e la base clienti più che raddoppiare (+114%). La Società è stata tra le prime ad adottare il modello di consulenza “ibrido” che unisce innovazione tecnologica alla presenza costante di una squadra di consulenti dedicati. Con la tecnologia che fa da facilitatore per combinare una consulenza finanziaria indipendente e priva di conflitti di interesse a un’esperienza d’uso molto semplice, Moneyfarm ha dimostrato in questi anni che esiste un modo nuovo per offrire ai risparmiatori servizi di investimento altamente efficienti.
Rispetto al tema della pensione integrativa, come acennato da Daprà l’allungamento della vita media e la bassa natalità, pone la questione della tenuta dei sistemi pensionistici al centro delle preoccupazioni della pubblica amministrazione e dei cittadini in Italia e nel mondo. Nel nostro Paese, a tutt’oggi, il 70% degli aventi diritto in Italia non ha ancora aderito a una forma di previdenza integrativa, che sarebbe parte della soluzione al problema, considerato anche che il fondo pensione è un prodotto di risparmio finalizzato, tutelato, flessibile e soprattutto offre diversi vantaggi in termini di agevolazioni fiscali. Inoltre, la previdenza integrativa è un prodotto di domanda e non di offerta. Ciò lo rende da un lato ideale da distribuire online, dall’altro in grado di minimizzare i costi distributivi sfruttando le leve del digitale come canale di collocamento.
Cosa prevede il Piano Pensione Moneyfarm
Il Piano Pensione Moneyfarm, rivolto a tutti coloro che intendono realizzare un piano di previdenza complementare, presenta è un Piano Individuale Pensionistico (PIP) con un indicatore sintetico di costo (ISC1) fra i più bassi del mercato, sottoscrivibile completamente online e basato su sei diverse linee di investimento (a seconda del profilo di rischio). Il Piano Pensione Moneyfarm prevede una commissione di gestione annua, indipendentemente dalla linea di gestione scelta, pari a 1,25% del capitale investito (contro una media nazionale dei PIP pari al 2,21% – Figura 1), oltre a un costo amministrativo annuo di 10 euro. Punti di forza
- sottoscrivibile in modo del tutto digitale, personalizzata a seconda del proprio orizzonte temporale (sei linee in ETF – gestite e ribilanciate sulla base delle diverse fasi di mercato dal team di esperti del Comitato Investimenti, con un livello di rischio/rendimento crescente: Linea Prudente, Linea Moderata, Linea Bilanciata, Linea Orizzonte, Linea Futuro, Linea Azionaria) e un consulente dedicato a disposizione del cliente
- flessibile e trasparente: nessun vincolo circa la frequenza o l’importo dei versamenti per la massima libertà di programmare i contributi secondo le proprie esigenze oltre alla possibilità di monitorare costantemente in tempo reale il proprio capitale attraverso la propria area personale (via desktop o mobile APP)
- fiscalmente deducibile: i premi versati sono completamente deducibili fino a un massimo di 5.164,57€ l’anno (come da normativa vigente). È prevista anche la possibilità di destinare il proprio TFR (già maturato e/o in maturazione) che, con l’applicazione di un’aliquota dal 9% al 15%, rispetto alla tassazione normalmente applicata sul TFR liquidato in regime ordinario (dal 23% al 43%), può godere quindi di un bonus fiscale fino al 34%.