Da Venere.com a l’Unità fino a un incubatore per startup: Matteo Fago, fisico romano pioniere degli startupper negli anni Novanta, quando fondò un’impresa per le prenotazioni alberghiere online, e oggi editore della testata fondata da Antonio Gramsci, ha in programma per l’estate l’apertura di un incubatore di startup in piazza S. Giovanni in Laterano a Roma, mentre sono state annunciate di recente analoghe iniziative di Digital Magics e Startupbootcamp.
In questo modo la capitale – che conta almeno 11 incubatori di startup tra privati, universitari o corporate, più quelli offerti da Bic Lazio, centro di promozione dell’imprenditorialità della Regione Lazio, e quelli facenti parte di un network del Comune di Roma – si arricchisce di nuovi centri dove coltivare le idee degli aspiranti imprenditori.
Potranno contribuire ad alimentare un ecosistema già particolarmente ricco sul fronte della formazione all’imprenditoria e in grado di attingere alle competenze e alla creatività dei circa 300mila studenti universitari presenti nella metropoli.
L’iniziativa di Fago, 46 anni, è destinata a suscitare interesse anche perché sostanzialmente è stato il primo, grande startupper della capitale, anche se all’epoca non si chiamavano così. Dopo aver scoperto il World Wide Web (www) nel 1995 nell’ambito di un gruppo di lavoro presso la Facoltà di Fisica dell’Università Sapienza (tra cui c’erano anche personaggi del calibro di Nicola Cabibbo), con alcuni amici ebbe l’idea di sfruttare la Rete a scopi commerciali fondando Venere.com. Nel 2008 la vendita ad Expedia e l’exit milionaria. In seguito ha investito nel sito YallaYalla.it, che effettua prenotazioni turistiche online, in TouchHotel, che fa servizio di prenotazione di alberghi da smartphone e in Video.NG, piattaforma di condivisione video. Poi, invertendo la rotta, è passato dall’online alla carta fondando una casa editrice, L’Asino D’Oro, che si occupa di saggistica e psichiatria e pubblica, tra gli altri, i libri di Massimo Fagioli. Dall’anno scorso è diventato azionista di riferimento de l’Unità con il 51,06% della Nie, editrice del quotidiano. Ora, in un certo senso, il venture capitalist tornerà alle origini, aiutando i giovani aspiranti imprenditori a fecondare le loro idee.
Nel frattempo anche Digital Magics, importante venture incubator già presente a Milano per il Nord e a Salerno, per il Sud, ha deciso di avere la sua base a Roma stringendo un accordo con Gate14Group, che ha appunto sede nella capitale. L’obiettivo è sempre quello di contribuire a sviluppare nuove idee ed investire in startup digitali.
Dovrebbe debuttare nella capitale anche Startupbootcamp, da molti considerato il migliore acceleratore in Europa, già sperimentato con successo in città come Copenhagen, Dublino e Amsterdam.