Abbiamo incontrato i fondatori di Jusp, card reader per i pagamenti tramite smartphone. Il segreto dell’App? Innovazione e un gruppo variegato perché, come afferma uno dei founder, Jacopo Vanetti “Un’idea senza un team rimane una semplice idea”.
Partiamo dal nome: perché Jusp e come funziona?
Il nome è l’abbreviazione di Just Pay. Jusp è un piccolo card reader chip & pin, dotato di tastierino che connesso a smartphone e tablet (iOS, Android o Windows Phone) tramite jack audio diventa un vero e proprio Mobile Pont of Sale all-in-one con tutte le garanzie dei POS bancari. Le transazioni avvengono in una manciata di secondi, basta collegare Jusp allo smartphone, avviare l’App gratuita di Jusp, inserire il Bancomat o la carta di credito del cliente e digitare il codice PIN o apporre una firma sullo schermo capacitivo.
Com’è nata l’idea e chi sono i protagonisti del Team?
L’idea è nata tre anni fa quando i due founder Jacopo Vanetti e Giuseppe Saponaro avevano una piccola software house. Abbagliati dal potenziale di Square, hanno deciso di portare l’idea in Italia e a Novembre 2011 è stata fondata Jusp.
Il vostro progetto è partito con un investimento importante e, ad oggi, sono già due le grosse entità che hanno deciso di finanziare la start up. Quali sono gli investitori che hanno creduto in Jusp?
Il primo gruppo di Angel tra gli altri è composto da: Stefano Calderano (attuale CEO), Paolo Guida (attuale CFO), Simone Ranucci e Giulio Valiante. Succesivamente nell’azionariato della start-up sono entrate Principia S.G.R., Vertis S.G.R. e Franco Vanetti.
Immaginate di trovarvi di nuovo di fronte ai vostri potenziali investitori. Di fronte alla prova dell’Elevator Pitch quali sarebbero i punti di forza che utilizzereste per convincere della bontà della vostra iniziativa?
Sono quattro i punti di forza che definiscono la nostra iniziativa imprenditoriale. Innovazione, prezzo, semplicità d’uso e versatilità. Innovazione perché JUSP è il primo dispositivo chip&pin a utilizzare le frequenze audio per trasmettere i dati ai device a cui si collega, rendendolo così virtualmente compatibile con qualsiasi dispositivo dotato di porta audio. Prezzo perché è il lettore più economico sul mercato, sia come prezzo d’acquisto (39 €) sia come percentuale di commissione a transazione (2,5%). Semplicità d’uso in quanto per effettuare una transazione con JUSP è sufficiente collegare il lettore tramite jack audio a uno smartphone o a un tablet e Versatilità, grazie alla possibile integrazione con qualsiasi software aziendale e l’accesso alla versione white-label per altri operatori nel campo dei servizi di pagamento e per le banche.
Come si differenza l’uso di Jusp nei diversi mercati e qual è l’impatto che attualmente ha Jusp in Italia?
In Italia stiamo operando con una beta ristretta a un numero limitato di esercenti che sono estremamente soddisfatti del nostro servizio. Sui mercati esteri ci stiamo muovendo grazie a Michele Tucci, ex Mastercard, che è salito a bordo con entusiasmo e cura dal nostro ufficio di Singapore lo sviluppo internazionale del business.
Avete in mente di incrementare il potenziale del servizio?
Stiamo lavorando per realizzare un registratore di cassa per agevolare tutti i negozianti. Inoltre stiamo per lanciare i nuovi conti di pagamento, oltre alle funzionalità aggiuntive già previste dall’App.
Qual è il Target della vostra clientela e come pensate di differenziare i vostri servizi ad esempio tra esercizi pubblici e utenti singoli?
Noi lavoriamo sia con le piccole attività – alle quali offriamo una servizio versatile, innovativo ed economico – sia con grandi aziende, alle quali garantiamo delle opzioni personalizzate nei minimi dettagli.