Le startup migliori, a volte, nascono quasi per caso, da un’esigenza riscontrata nella vita quotidiana o da un gap sul mercato. E a fondarle, spesso, sono persone che mai avrebbero pensato di reinventarsi imprenditori. È il caso di Iooota, startup innovativa fondata a Bologna nel 2015.
Finalista dell’edizione 2019 di Open-F@b Call4Ideas di BNP Paribas Cardif, dedicata alla Human Data Science, Iooota ha lanciato Jarvis, una sorta di maggiordomo virtuale per gli smart building. Una soluzione che potrebbe essere appetibile per le compagnie assicurative.
Iooota, come è nata la startup
Dietro la fondazione della startup c’è Luca Degli Esposti, 36 anni, bolognese. Laureato in marketing e comunicazione, esperto di interfacce e interazione uomo-macchina, Luca lavora negli anni per Yoox, La Perla, Max Mara, grandi brand per i quali cura la divisione digitale acquisendo una grande esperienza professionale nell’analisi di piattaforme online dedicate al marketing e all’ecommerce.
Alla fondazione di una startup che si occupa di smart building, però, Luca degli Esposti ci arriva a causa di un piccolo incidente: “Si è rotta la lavatrice e si è allagato l’appartamento” racconta il giovane imprenditore. “Avevo appena comprato casa, avevo tantissime spese e il mutuo, ci mancava solo la lavatrice” ricorda. Così per ridurre le spese e ottimizzare i tempi, decide di chiedere a un amico esperto di web se era possibile trovare una soluzione digitale in grado di controllare in tempo reale diverse componenti della casa, dagli elettrodomestici all’illuminazione. La risposta? Sul mercato non c’è nulla di simile e lui decide di lanciare una startup, Iooota, che viene fondata nel 2015 grazie a un investimento di DPixel, società di venture capital di Gianluca Dettori.
Jarvis, il maggiordomo virtuale per gli smart building
L’obiettivo di Iooota è rendere efficiente un edificio. Obiettivo raggiunto grazie alla realizzazione di Jarvis, piattaforma che “mette in relazione mondi diversi delle abitazioni, dal consumo energetico di diversi prodotti alla sicurezza degli ambienti al comfort” spiega Degli Esposti. Si tratta quindi di una soluzione IoT per lo smart building che abilita efficienza energetica, comfort, sicurezza e automazione con un solo punto di controllo e gestione, anche da remoto. E il nome della piattaforma non è casuale: “Jarvis è l’assistente virtuale di Iron Man, il suo maggiordomo in versione intelligenza artificiale. Il nome suggerisce proprio ciò che può fare la piattaforma, cioè un controllo puntuale su tutto ciò che sta accadendo nei propri ambienti, con diverse verticalizzazioni, dalla sicurezza, al comfort e al risparmio” continua il founder.
Il mercato di riferimento
Il mercato di riferimento di Jarvis è tra quelli con il più elevato potenziale di crescita prospettato dagli analisti: l’Internet of Things. Secondo l’Annual Internet Report di Cisco, entro il 2023 saranno 511 milioni i dispositivi connessi nel territorio nazionale, circa 8,5 per ogni abitante.
“Abbiamo scelto di entrare e percorrere il settore con il più alto potenziale, quello della Casa Intelligente che nel 2019 ha raggiunto solo in Italia un valore di 530 milioni di euro, con una crescita, secondo i dati dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, del 40% rispetto al 2018. Anche il settore dello Smart Building e dell’efficientamento energetico sono target facilmente aggredibili con la nostra soluzione” assicura Luca Degli Esposti.
Il modello di business
Nato come servizio rivolto all’utente finale, “alla fine dell’anno scorso abbiamo deciso di puntare su un modello business oriented, non più rivolto solo al singolo consumatore ma a chi gestisce o ha in proprietà un building, dalla scuola al palazzo o al condominio, e che è sensibile all’efficientamento energetico” spiega l’imprenditore. “Se parliamo di B2B2C il modello di business prevede una piccola fee iniziale di one off più una fee mensile per ogni soluzione Jarvis attiva e funzionante: questo per il nostro partner rende il costo d’investimento iniziale molto limitato. Se invece parliamo di B2B, il modello di business è quello di una fee per l’analisi, l’installazione e il setup del progetto, oltre a una fee annuale, già comprensiva di manutenzione, aggiornamenti periodici, evoluzione e assistenza”.
La partecipazione a Open-F@b Call4Ideas 2019 e l’impatto di Iooota sulle assicurazioni
Come abbiamo già detto, Iooota è tra i finalisti di Open-F@b Call4Ideas 2019, call dedicata alla Human Data Science. “Un tema in linea con quello che fa Iooota: una sorta di scatola nera che tiene in considerazione tutti i dati che vengono generati dagli utenti nel loro quotidiano e negli edifici frequentati; questi vengono messi in comunicazione con l’assicurazione per valutare una polizza e il premio assicurativo” continua Degli Esposti. Il founder sottolinea anche la componente human e l’impatto che un prodotto come Jarvis può avere sulle compagnie: “Ad oggi le compagnie si occupano più di risarcire il danno che di predire o evitare un problema. Con questa soluzione, l’assicurazione potrebbe prevedere le possibilità di rischio, riducendo la possibilità del danno e l’importo del premio assicurativo. In sostanza, Jarvis permetterebbe di ridurre i costi dell’assicurazione” specifica. C’è poi da tenere in considerazione l’effetto sul comportamento dell’utente: “Conoscendo i consumi del proprio ambiente, l’utente può migliorare le proprie abitudini riducendo gli sprechi, con un impatto positivo sull’ambiente e sulla vita di tutti” conclude il founder di Iooota.
Articolo originariamente pubblicato il 19 Mar 2020