Accrescere la rappresentatività. È uno degli obiettivi della “rifondazione” di Italia Startup decisa dall’assemblea di fine maggio dell’associazione presieduta da Riccardo Donadon. Una tappa importante di questo cammino sarà la nuova assemblea in programma venerdì 18 luglio, con all’ordine del giorno l’allargamento del Consiglio direttivo, che passerà dagli attuali 20 componenti a 30. I posti disponibili sono circa 10, molte sono state le candidature spontanee, molte quelle “sollecitate” in queste ultime settimane.
In attesa del passaggio del Comitato esecutivo, cominciano a circolare diversi nomi (e società o associazioni) che potrebbero entrare nel “parlamentino” di ItaliaStartup. Ci sono i business angel (con Marco Villa, amministratore delegato di Italian Angels for Growth) e il mondo del coworking (con Davide Dattoli, fondatore e anima di Talent Garden, che è pronto ad espandersi all’estero) ma anche le startup (dovrebbero entrare CloudDesire e FindyourItaly). Tra i volti nuovi anche Anna Amati, che vuol dire Kauffman Foundation e Global Entrepreneurship Congress (nel 2015 in Italia); Vittorio Mauri (U-Start), Paolo Lombardi (Trento Rise) e Antonio Perdichizzi (startupper, presidente dei Giovani di Confindustria Catania dove guida l’acceleratore Working Capital). Oltre quelli in consiglio, ci sarà l’ingresso di nuovi soci, come CervedGroup e alcuni portali di crowdfunding.
L’allargamento della base associativa viaggia parallelamente, nelle intenzioni del presidente Donadon, al rafforzamento della struttura operativa. Italia Startup non solo vuole essere più rappresentativa ma vuole potenziare la capacità di fare, di mettere a terra i progetti. In questo senso la decisione più importante e strategica arriverà a settembre, quando all’interno del Consiglio verrranno scelti i componeti del Comitato esecutivo. Saranno al massimo sei consiglieri delegati che dovranno presentare un programma di attività da sviluppare nell’area di loro competenza. (g.io)
► L’intervista di Riccardo Donanon al magazine tv EconomyUp