Capitale di rischio

Invitalia Ventures, tutto pronto per cominciare gli investimenti

Il consiglio di amministrazione della Sgr di Invitalia ha approvato il regolamento del nuovo fondo di venture capital guidato da Salvo Mizzi. Con i 50 milioni di euro provenienti dal Mise co-investirà in startup e pmi innovative. Ecco i piani e gli alleati con i quali arriva sul mercato

Pubblicato il 30 Set 2015

salvo-mizzi-140513164255

Salvo Mizzi, Ad di Invitalia Ventures

Investimenti pubblici in arrivo per le neo imprese innovative. Il consiglio di amministrazione di Invitalia Ventures, la Sgr (Società di gestione del risparmio) del gruppo Invitalia, ha approvato il regolamento del nuovo fondo di venture capital Italia Venture I, annunciato lo scorso giugno, dando così inizio ufficialmente alle operazioni d’investimento nel capitale di rischio di startup e piccole e medie imprese innovative.

Italia Venture I è un fondo comune d’investimento di tipo chiuso e riservato, con un patrimonio di 50 milioni di euro provenienti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il fondo opera solo in co-investimento, fino ad un massimo del 70%, con operatori privati. Per ogni operazione investirà tra 500mila euro e 1,5 milioni di euro.

Qui un’intervista all’Ad di Invitalia Ventures, Salvo Mizzi, che spiega come funzionerà il fondo

Invitalia Ventures ha già emanato un invito ad entrare nel proprio network di co-investitori, al quale hanno aderito tutti i maggiori fondi di venture capital italiani e alcuni fondi internazionali, tra cui Truffle (Francia, tra i più importanti investitori europei), Evolution Equity (Svizzera/Usa) e il fondo cinese di venture capital Keytone Ventures. Fondato nel 2008 e guidato da Eric Tao, un Kauffman fellow, Keytone Ventures è impegnato a sostenere idee innovative per un’economia internazionale connessa ed è stato il primo straniero a fare il suo ingresso nel network.

Per quanto riguarda gli italiani si sono presentati all’appello i protagonisti del venture capital privato in Italia. Tra questi H-Farm di Riccardo Donadon, Nana Bianca guidata da Paolo Barberis, Jacopo Marello e Alessandro Sordi, Italian Angels for Growth che riunisce 120 soci, Principia Sgr con AD Antonio Falcone, SiamoSoci presieduto da Dario Giudici, Digital Magics di Enrico Gasperini, United Ventures di Massimiliano Magrini, P101 di Andrea Di Camillo, Innogest Sgr di Claudio Giuliano, dpixel di Gianluca Dettori, 360 Capital Partners Italia guidato da Fausto Boni, Panakes Partners di Alessio Beverina, WithFounders, Strowlers Ventures Srl, Vertis Sgr e LVenture Group di Luigi Capello.

Qui le partnership di Invitalia con la rete di investitori italiani e stranieri

Il network di Invitalia Ventures ha raccolto il consenso anche di corporations come Banzai, holding italiana leader nel settore Internet, di Cln, leader mondiale nella lavorazione dell’acciaio e nella meccatronica, e di Gala, quarto operatore del mercato libero dell’energia in Italia.

Per individuare le migliori imprese su cui investire, Invitalia Ventures ha stretto alleanze con alcuni big della ricerca italiana di eccellenza internazionale, quali il Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa), ma anche con I3P, il principale incubatore universitario italiano con sede a Torino, e PNICube, l’associazione che riunisce gli incubatori universitari italiani.

Qui i dettagli sull’alleanza con il Polo Tecnologico di Navacchio

La collaborazione con PNICube è nata per puntare i riflettori soprattutto sulle imprese di provenienza accademica che partecipano alle due importanti competizioni organizzate da PNICube: il Premio Nazionale per l’Innovazione, che seleziona le migliori idee d’impresa innovative, e l’Italian Master Startup Award, che premia le giovani imprese hi-tech di maggior successo.

PNICube, che opera con l’obiettivo di stimolare la nascita e accompagnare sul mercato nuove imprese di provenienza universitaria con un forte know-how, ha affermato di aver trovato in Invitalia Venture il partner ideale per dare slancio alle più promettenti startup italiane. Allo stesso modo, la Sgr guidata da Salvo Mizzi avrà la possibilità di incrementare il proprio focus sull’hard-tech della ricerca italiana, elemento chiave per il successo delle startup sui mercati internazionali.

Infine Invitalia Ventures ha puntato i riflettori anche su Smart&Start Italia, l’incentivo di Invitalia per le startup innovative. I quasi 600 progetti già finanziati con Smart&Start Italia saranno esaminati per valutare ulteriori investimenti a sostegno delle imprese con le migliori prospettive di crescita.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2