L’insurtech ha già i suoi unicorni. Negli ultimi anni sono già nate diverse startup del valore uguale o superiore al miliardo di dollari che sono basate sull’’innovazione tecnologica in ambito assicurativo.
Incrociando i dati di CBInsights, Crunchbase e Venture Scanner, InsuranceUp ha elaborato la sua top ten degli investimenti in startup insurtech aggiornata al 20 aprile 2017. Quelli più elevati sono andati quasi tutti a startup statunitensi, tranne la prima ZhongAn, che è cinese, e l’ottava, che si chiama Bima ed è svedese.
Per individuare i primi investimenti nell’insurtech si deve andare indietro nel tempo fino al 2011, ma è nel 2015 che avviene a livello internazionale (seppure con forte concentrazione negli Usa) il vero boom, con un investimento complessivo pari a 2,8 milioni di dollari. Il 2016 ha visto un decremento nella quantità di capitali investiti, ma un incremento nel numero di investimenti.
Al primo posto di questa classifica c’è ZhongAn, che opera al momento nel vasto mercato interno cinese ed è supportata in via principale dal colosso Alibaba. Nata nel 2013, come prima assicurazione online – only, cioè caratterizzata dalla vendita di polizze esclusivamente via web, nel 2015 ha ottenuto un investimento unico per oltre 900 milioni di dollari con una valutazione oltre gli 8 miliardi. La valutazione era basata anche sul fatto che l’azienda nel 2014 contava già su un fatturato di 4,1 milioni di dollari, offriva oltre 200 prodotti assicurativi, e aveva più di 3,6 miliardi di polizze sottoscritte da 369 milioni di clienti.
Tra i suoi investitori ci sono Morgan Stanley e China International Capital, ma soprattutto Alibaba (attraverso la controllata Ant Financial Services Group che è il principale azionista con il 16% delle quote) e addirittura Tencent Holdings, che è il principale gigante cinese dell’internet rivale di Alibaba.
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