Insurtech, 11 startup che stanno cambiando le assicurazioni

L’ultimo anno è stato decisivo per consolidare le migliori startup internazionali insurtech, alcune delle quali hanno raggiunto lo status di unicorno dell’industria assicurativa e rappresentano i player in grado di modificare il mercato. Ecco una panoramica delle 11 più interessanti società insurtech nel mondo

Pubblicato il 30 Apr 2020

Donatella Cambosu

Giornalista

startup insurtech 2020

Secondo i dati di Willis Towers Watson , nel 2019 gli investimenti insurtech a livello globale hanno raggiunto i 6,37 miliardi di dollari, un nuovo record, al punto che le cifre del 2019 rappresentano il 33,9% del totale storico raccolto nel settore.

Nel corso dell’anno, sono stati effettuati otto round di investimenti che hanno creato cinque nuovi unicorni (start-up con un valore di oltre 1 miliardo di dollari), 9 round hanno registrato valori di transazione di oltre 100 milioni di dollari. Il 2019 ha visto anche un salto del 90% nei round di investimento oltre i 40 milioni di dollari, mentre diminuiscono gli investimenti di piccolo taglio, ciò significa che il mercato diventa più maturo.

Insomma, il 2019 è stato decisivo per consolidare le migliori startup internazionali insurtech, alcune delle quali hanno raggiunto la condizione di unicorno nel panorama assicurativo e rappresentano oggi i player in grado di modificare il mercato, determinare nuovi comportamenti e ‘stabilizzare’ il cambiamento che hanno portato nell’industria.

Il dottor Andrew Johnston, responsabile globale del settore insurtech presso Willis Re, ha commentato in una nota stampa: “Il 2019 è stato l’anno in cui le singole startup insurtech hanno iniziato ad imporsi in specifici segmenti del mercato, sia in determinati linee di business che nell’uso di particolari tecnologie. Ad esempio, l’azienda britannica Concirrus, con sede nel Regno Unito, è ora chiaramente il precursore nell’analisi comportamentale per i mercati specializzati. Ma se da un lato le notizie insurtech sono caratterizzate dalle enormi valutazioni e ‘postulazioni dell’arte del possibile’, dall’altro c’è anche una storia molto reale che non è così positiva, rappresentata dai fallimenti. Il numero è molto difficile da calcolare, ma i nostri dati indicano che negli ultimi tre anni circa 184 società insurtech finanziate potrebbero aver chiuso i battenti”.

Quali sono dunque le società unicorni che stanno cambiando le assicurazioni a livello globale?

Gli unicorni insurtech 2020

Photo by Annie Spratt on Unsplash

Wefox Group

Wefox Group è attiva con wefox, una piattaforma digitale che mette in contatto fornitori di assicurazioni, distributori e clienti (un broker, praticamente), e ONE, un’app consumer che intende reinventare il servizio assicurativo sfruttando i dati ma con grande attenzione alla data protection. Il suo pilastro è la customer experience. Oggi l’azienda nata nel 2017 serve oltre 1.500 broker e più di 400.000 clienti. Ha raccolto in diversi round d’investimento circa 268 milioni di dollari e adesso è diventato il primo unicorno europeo dell’insurtech.

Valutazione: 1,68 miliardi di dollari

Sede centrale: Berlino

Lemonade

Lemonade, la compagnia di assicurazione per il contenuto e la responsabilità civile rivolta ai residenti urbani è una società certificata B-Corporation che si concentra sulla restituzione attraverso donazioni di beneficenza con gli avanzi di denaro del pool assicurativo dell’utente. Funziona in modo inverso al modello assicurativo tradizionale, prendendo una quota fissa, pagando le richieste di risarcimento in pochi minuti e donando gli avanzi alle cause. Inoltre, come molte società finanziarie oggi, Lemonade ha un bot di IA, Maya, integrato nei suoi servizi di messaggistica per fornire preventivi e consigli, permettendo ai clienti di ottenere l’assicurazione in pochi secondi. E’ operativo in USA e in Germania. Recentemente si sta interessando alle polizze per gli animali domestici.

Valutazione: 2 miliardi di dollari

Sede centrale: New York

Oscar Health

Oscar è una compagnia di assicurazione sanitaria che impiega tecnologia, design e dati per umanizzare l’assistenza sanitaria. L’azienda offre piani a singoli, coppie e famiglie che vivono in zone di New York, New Jersey, California e Texas e che non ricevono un’assicurazione sanitaria da un datore di lavoro. Fino a oggi ha raccolto in investimenti circa 1,3 miliardi di dollari. E’ stata fondata da Mario Schlosser e Joshua Kushner (fratello del Kushner sposato con Ivanka Trump e consigliere del presidente).
Attualmente ha 400.000 clienti che conta di trasformare in 2 milioni di fatturato entro il 2020.

Valutazione: oltre 3,2 miliardi di dollari (fonte Business insider)

Sede centrale: New York

Hippo

E’ nata in California dall’iniziativa di due imprenditori seriali di origini israeliane e sta rivoluzionando il mercato delle polizze casa, rivolgendosi con le sue proposte ai consumatori finali. Il suo modello di business, basato su un uso di diverse tecnologie integrate, le ha permesso di conquistare grossi finanziatori lungo il suo percorso e recentemente di chiudere un round da 100 milioni di dollari. Hippo ha sviluppato un sistema di tecnologie integrate (sensori collegati a Internet, immagini satellitari, automazione, big data) per offrire ai proprietari di case polizze assicurative migliori e idealmente più economiche.

Valutazione: 1 miliardo di dollari (fonte Fortune)

Sede centrale: San Francisco

Next Insurance

Next Insurance si è indirizza fin dal suo esordio al settore delle assicurazioni commerciali per liberi professionisti e piccole imprese. La sua missione è rendere accessibile, facile, trasparente, soddisfacente, veloce e a basso costo la stipula di una polizza per microimprese a tutte quelle piccole attività commerciali e professionali fino a oggi abbastanza dimenticate dal sistema assicurativo: il barbiere, l’estetista, il personal trainer, il fotografo, il muratore, il babysitter, il massaggiatore, la lavanderia, la collaboratrice domestica, il DJ, l’organizzatore di eventi.
Un popolo di professionisti ai quali la società offre sia una polizza RC generale che copre eventuali danni o infortuni accidentali a persone o cose nell’esercizio di ciascuna professione; sia una polizza RC professionale, che protegge da azioni legali e richieste di risarcimento per negligenza ed errori professionali.

Valutazione: 1 miliardo di euro (fonte Crunchbase)
Sede centrale: Palo Alto

Bright Health

Co-fondata a Minneapolis da un veterano del settore assicurativo, già amministratore delegato di United Healthcare, e altri due manager del settore sanitario, Bright Health si impone nel panorama US delle insurtech già nel 2016, quando ottiene un primo finanziamento di 80 milioni. La società nasce customer centric, grazie all’uso dei big data. E fa leva sull’esperienza del cliente, offrendogli servizi sanitari attraverso un’app.

Valutazione: 1 miliardo di dollari

Sede centrale: Minneapolis

Root Insurance

Root Insurance è stata la prima compagnia di assicurazione mobile-first in US autorizzata. È data-driven, cioè basa le coperture assicurative su di voi, non sulla vostra demografia: utilizzando la tecnologia degli smartphone monitora il comportamento di guida, e determina chi è un guidatore sicuro e chi no. Assicurando solo i guidatori sicuri, Root può offrire tariffe di assicurazione auto più convenienti.

Valutazione: 3,65 miliardi di dollari

Sede centrale: Columbus

Metromile

Metromile è attualmente la principale compagnia di assicurazione auto pay-per-mile negli Stati Uniti. Basandosi sull’uso di tecnologie big data e machine learning, Metromile sta allargando la propria comunità di automobilisti fedeli grazie appunto ai risparmi che riesce e concedere e alla customer experience complessiva che offre.
Ha sviluppato anche AVA, un sistema di liquidazione dei sinistri guidato dall’Intelligenza artificiale, progettato per accelerare il processo di verifica e di pagamento dei sinistri assicurativi. Utilizzando i dati del sensore di impulsi Metromile, AVA è in grado di ricostruire la scena di un incidente per determinare immediatamente se i dettagli dei sinistri sono accurati. Quando il sinistro viene verificato, Metromile è in grado di approvare automaticamente i pagamenti in pochi secondi.
Recentemente sta soffrendo per effetto dell’emergenza Covid e ha tagliato un terzo del suo staff, ma il suo posizionamento rimane saldo.

Valutazione: 1 miliardo di euro

Sede centrale: San Francisco

Startup insurtech emergenti

Zego
Polizze gig economy

Zego è diventato il primo assicuratore britannico ad ottenere la propria licenza assicurativa. La startup insurtech è stata fondata nel 2016 e si è concentrata sull’offerta di polizze assicurative flessibili e on-demand per i lavoratori della gig economy, in segmenti come il ride-hailing, ride sharing, noleggio auto e scooter sharing. La struttura pay-as-you-go e l’efficace personalizzazione delle polizze tramite app, telefono e web fanno sì che l’accessibilità e la facilità d’uso siano perfetti per i suoi servizi.
La start-up continua a lanciare nuovi prodotti e ad espandersi in nuovi paesi. Offre una gamma di opzioni flessibili per l’assicurazione automobilistica, professionale e commerciale.
Inoltre, ha un’offerta business-to-business (B2B), nell’ambito della quale collabora con aziende come UberEats, Deliveroo e Stuart, consentendo loro di offrire i servizi di Zego ai loro autisti.

Investimenti raccolti a oggi: 57 milioni di dollari (fonte Crunchbase)

Sede centrale: Londra

Leggi di più in questo articolo.

Alan

Alan offre polizze di assicurazione medica a cittadini, imprese, hotel e ristoranti, in modo completamente digitalizzato e gestibile tramite il proprio smartphone. I numeri sono estremamente promettenti: nell’ultimo anno, gli utenti sono passati da 27 mila a 76 mila, e i profitti sono aumentati del 165%.

Investimenti raccolti a oggi: 140,9 milioni di dollari (fonte Crunchbase)

Sede centrale: Parigi

Leggi di più in questo articolo sul loro ultimo investimento.

Shift Technology

Ha sviluppato un software-as-a-service (SaaS) che sfrutta big data e intelligenza artificiale, progettato per rilevare potenziali frodi assicurative e automatizzare il claim. Il software dell’azienda utilizza modelli matematici e algoritmi per rilevare comportamenti fraudolenti e guida i manager del claim supportandoli in un processo decisionale molto più accurato e veloce. Lavorando con molte assicurazioni e avendo di conseguenza a disposizione i dati di numerosi database, Shift può migliorare costantemente i propri algoritmi ed essere sempre più precisa nella rilevazione di frodi assicurative.

Investimenti raccolti a oggi: 100 milioni di dollari

Sede centrale: Parigi

Leggi di più in questo articolo sulle startup del claim management

Foto di copertina Shea Rouda on Unsplash

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Donatella Cambosu
Donatella Cambosu
Giornalista

Scrive di tecnologie, startup e innovazione da diversi anni. È condirettore della testata Startupbusiness e direttore di University2Business, piattaforma del Gruppo Digital360 orientata al mondo degli studenti universitari. Collabora anche con EconomyUp e InsuranceUp.

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