L’ho conosciuto quando lavorava in Assocomunicazione. All’epoca era nel mondo dell’associazionismo e della comunicazione. E anche in quei contesti, un po’ dall’impostazione vecchio stampo, aveva cercato di portare innovazione vera aggiungendo componenti di comunicazione digitale e nuovi media.
In tutti i contesti in cui ha operato è stato un grande innovatore, una persona che ha cercato di cambiare i modelli, facendo poi confluire il tutto in un’esperienza come quella di Digital Magics, in cui si è messo alla prova come imprenditore a tutto tondo e ha anche offerto delle opportunità ai giovani, alle nuove generazioni, a chi stava per cominciare.
La sua forza deriva da questo. È passato a fare impresa mettendoci tanto di suo, sia in termini di competenze che di risorse economiche. Ha fatto un investimento molto importante, in cui credeva tantissimo.
Ha collaborato molto anche con Italia Startup perché lui credeva nell’aggregazione e si prodigava per favorirla. Perdiamo un pezzo importante di questo nostro piccolo ecosistema. Lui era uno dei punti di riferimento, ed era molto noto anche al di fuori della nostra cerchia. Era uno di noi, ma se questo mondo dell’innovazione e delle startup comincia a essere conosciuto anche fuori lo si deve anche a lui.