Come ci alimenteremo in futuro? Quali idee e tecnologie innovative si possono mettere in campo per nutrite 9 miliardi di persone entro il 2050? Se ne è discusso il 29 e 30 settembre allo USA Pavillion Innovation Summit, un incontro per dibattere su innovazione, sostenibilità in campo alimentare ed energetico, imprenditorialità e il ruolo delle Esposizioni universali nello stimolare l’attenzione su questi temi.
Durante l’Innovation Summit, promosso dal Padiglione USA a Expo 2015 in collaborazione con il Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano, Copernico Milano e Microsoft, diversi esperti si sono confrontati sui temi dell’innovazione in campi come scienza, cultura, società e commercio.
L’evento, curato da AtelierSlice, è stato anche un’occasione per conoscere più da vicino i progetti delle dieci startup selezionate per far parte del programma Feeding the Accelerator del Padiglione USA, un incubatore Food & Tech che raccoglie imprenditori, chef, artisti, accademici e responsabili di grandi aziende per incoraggiare l’adozione di modelli collaborativi innovativi in grado di connettere il mondo delle multinazionali attive nel settore alimentare con iniziative locali.
I team si propongono di rivoluzionare il modo in cui il cibo è prodotto, distribuito, consumato e rappresentato. Ecco quali sono le startup selezionate da Feeding the Accelerator.
Le 10 startup del programma sono:
Pnat, nuovi modelli di agricoltura attraverso piattaforme galleggianti che permettono la coltivazione intensiva e la purificazione dell’acqua utilizzando l’energia solare (Italia)
Microvita, un’alimentazione animale alternativa e sostenibile che non compete con l’alimentazione umana attraverso un sistema industriale efficiente che converte prodotti organici in cibo per animali domestici utilizzando le mosche (Italia)
Ice Dreams, che mira a rivoluzionare la produzione del gelato artigianale italiano usando solo acqua e sostituendo gli ingredienti come il latte, le uova e gli additivi artificiali (Italia)
Foodtrace: nuovi strumenti destinati al mercato all’ingrosso per aiutare gli agricoltori e gli artigiani a vendere in maniera più efficiente e a rendere gli acquirenti più informati attraverso una piattaforma cloud (USA)
Cookboth: il futuro dei ricettari racchiuso in uno strumento accessibile di auto pubblicazione, che permetterà a chef professionisti e amatoriali di pubblicare, documentare e trasformare in business la loro conoscenza, i loro esperimenti e le loro tecniche (UK/Spagna)
Kalulu: sviluppa catene di fornitura brevi che collegano gli agricoltori direttamente ai consumatori locali, riducendo le emissioni di carbonio e stimolando il coinvolgimento dei coltivatori nello loro comunità (Italia)
Urban Pastoral: sviluppa un ambiente sostenibile per imprese agricole e alimentari, che concepiscono gli alimenti come un veicolo per il progresso sociale, economico e ambientale (USA)
Greenonyx: un’applicazione intelligente per la casa che fornisce, attraverso un pulsante, la possibilità di consumare verdure ad alto contenuto di nutrienti appena raccolte (Israele)
Ignitia: fornisce previsioni del tempo altamente accurate e mirate per migliorare le decisioni giornaliere degli agricoltori in aree remote dell’africa occidentale attraverso un SMS (USA/Svezia)
Mintscraps: una piattaforma online che aiuta le imprese ad ottimizzare tutti i passaggi della catena alimentare e il processo di gestione dei rifiuti alimentari attraverso analisi di dati, consentendo di risparmiare milioni di dollari abitualmente destinati a coprire i costi mensili di gestione dei rifiuti (USA)
“Il programma Feeding the Accelerator e l’Innovation Summit del Padiglione USA promuovono l’innovazione ed il sostegno alle nuove aziende. Speriamo che questi progetti possano essere catalizzatori di idee per aiutare a risolvere le sfide affrontate dai sistemi alimentari mondiali per nutrite 9 miliardi di persone entro il 2050 utilizzando le idee innovative e le nuove tecnologie per raggiungere risultati duraturi, anche oltre la fine di EXPO Milano”, ha commentato il Commissario Generale del Padiglione USA, l’Ambasciatore Douglas T. Hickey. (m.d.l.)