Il venture capital mondiale punta sulle startup di cloud computing

Per il rapporto Deloitte 2014 è il settore in cui gli investitori internazionali ripongono maggiore fiducia. A seguire mobile e sanità 2.0. I venture capitalists sono più “fiduciosi” in Usa, Israele e Uk, meno in Cina e Brasile. Italia non pervenuta

Pubblicato il 03 Ott 2014

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Le startup di cloud computing e SaaS (Software as a Service) continuano a riscuotere il massimo della fiducia dal venture capital di tutto il mondo. È uno degli elementi più rilevanti che emerge dalla decima 2014 Global Venture Capital Confidence Survey, indagine annuale condotta a livello internazionale da Deloitte e dalla National Venture Capital Association (Nvca) (qui il rapporto completo). Dallo stesso report è risultato che il livello di fiducia del venture capital sta crescendo negli Usa, in Canada, in Israele e in Gran Bretagna, mentre continua a scendere in Brasile e in Cina.

La ricerca, eseguita a maggio e giugno 2014, ha testato i livelli di confidenza di oltre 300 investitori di venture capital, private equity e growth equity nelle Americhe, in Europa, in Asia e in Africa, per capire quali cambiamenti sta sperimentando l’ecosistema del venture capital e quale impatto può avere sul panorama economico in determinati luoghi geografici e settori industriali.

È emerso appunto un aumento del 2% della fiducia degli investitori internazionali nella “nuvola” rispetto al 2013: i venture capitalist hanno assegnato un punteggio di 4,11 al cloud computing e al SaaS (Software as a Service) – comparto industriale meno “capital intensive” rispetto ad altri – su un massimo di 5 punti. Altri settori che piacciono al VC sono il mobile, che si è guadagnato 4,02 punti, l’IT Healthcare (sanità 2.0), con 3,94 punti, e il software per le imprese (3,77).

Se, distogliendo lo sguardo dal mero punteggio assegnato a ciascun settore, si guarda invece a quei comparti cresciuti più rapidamente nella fiducia del venture capital, si vede che il Clean Tech è quello che ha registrato il massimo picco: nel 2014 è infatti aumentato del 16% rispetto al 2013, pur ottenendo un punteggio inferiore agli altri citati sopra (3,08). Di fatto questo settore si sta conquistando rapidamente l’attenzione degli investitori.

Analizzando i dati da una prospettiva geografica, emerge che ai venture capitalists basati in India e Usa piace sempre più investire nelle startup del settore mobile: la fiducia riposta in questo business è aumentata del 7% in un anno.

Sono invece fiduciosi nelle possibilità di successo di Cloud Computing/SaaS la Cina, il Brasile, l’India e, ancora una volta, gli Usa.

Come accennato sopra gli investitori sono più fiduciosi negli Usa (4,03 punti), in Israele (3,71), in Canada (3,48), in Germania (3,38), UK e Singapore (entrambi a 3,36). La Cina segue a 3,27. Brasile a 3,13, India a 3,8. Fanalino di coda la Francia con 2,56.

Non c’è traccia, nella ricerca, di dati sulla realtà italiana del Venture Capital.

Perché la fiducia continua a crescere negli Stati Uniti? Secondo Deloitte, i fattori sono da individuare nella solidità della Borsa, nella nascita e crescita di aziende innovative e nella dimostrata capacità degli investitori di raccogliere finanziamenti. Tutto questo nonostante, rileva la società di analisi, “il governo Usa sia incapace di mettere in pratica politiche per sostenere l’industria del venture capital”.

“Negli ultimi tre anni gli Usa hanno visto un significativo incremento nella fiducia degli investitori – dice Jim Atwell di Deloitte – continuano il trend cominciato nel 2012. Le migliorate condizioni del mercato dei capitali ha dato la stura a una serie di Ipo (Initial public offerings), lanciate da una solida rete di aziende nuove e innovative. La rinnovata fiducia è una buona notizia per gli innovatori americani che stanno costruendo la nuova generazione di imprese”.

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