Ha superato quota 2 miliardi il venture capital nel mercato Italia secondo il nuovo Monitor presentato da AIFI, che lo realizza in collaborazione con la Liuc Business School. Una buona notizia che va letta in filigrana per capire quanto e cosa ancora resta da fare per sviluppare un ecosistema di livello europeo senza fermarsi ai facili entusiasmi. Se si sommano early stage, business angel, investimenti di fondi internazionali e di corporate venture capital, aggiungendo anche gli investimenti in startup estere con founder italiani, il totale complessivo si attesta a oltre 2 miliardi di euro su un totale di 417 round.
In sintesi: numeri che non avevamo mai visto in Italia, commenta il presidente di AIFI Innocenzo Cipolletta. “Ora serve consolidare questa curva di crescita e premere l’acceleratore”. “È stato fatto un salto ma bisogna continuare a saltare”, dice Anna Gervasoni, direttore generale dell’Associazione. E, saltando, è necessario aumentare le dimensioni delle operazioni, che sono ancora di taglia piccola o media e non permettono quindi di accompagnare nella loro crescita le scaleup italiane. Non risponde ancora all’appello il late stage. Almeno finora. Durante la presentazione del Monitor Aifi Francesca Chiara Gennaro, Chief Investment Officer, ha annunciato il lancio di un nuovo fondo di CDP Venture Capital nato proprio per coprire questo vuoto nel mercato italiano: Large Venture Fund avrà una dotazione minima di 500 milioni di euro e sarà generalista.
Venture capital, gli investimenti early stage in Italia
Relativamente alle sole startup con sede in Italia, venture capital e corporate venture capital hanno investito 462 milioni di euro su 184 round. Le attività di sindacato tra venture capital, corporate venture capital e business angel hanno fatto registrare investimenti pari a 530 milioni di euro su 107 operazioni e i soli business angel hanno investito 87 milioni in 95 round. Il totale di queste attività porta la filiera dell’early stage in Italia ad aver investito oltre 1 miliardo di euro su 386 round.
Venture capital, gli investimenti 2021 in Italia: 992 milioni
Il 2021 si è chiuso con 317 operazioni (initial e follow on); erano 234 lo scorso anno (+35%). Se si guarda solo ai nuovi investimenti, initial, questi sono stati 285 rispetto ai 200 del 2020. “La filiera del venture capital ha registrato numeri da record nelle operazioni initial, cioè il primo ingresso in una startup”, fa notare Anna Gervasoni.
Per quanto riguarda l’ammontare investito sia da operatori domestici che esteri in startup italiane, il valore si attesta a 992 milioni di euro distribuiti su 291 round, in aumento rispetto ai 543 milioni per 223 operazioni del 2020.
Gli investimenti su startup di italiani all’estero: 919 milioni
Allo stesso modo, cresce anche l’ammontare investito in realtà estere fondate da imprenditori italiani che passa da 52 milioni a 919 milioni di euro e da 11 a 26 operazioni. Sommando queste due componenti, il totale complessivo si attesta a 1,9 miliardi di euro (erano 595 milioni nel 2020). Il dato da segnalare è che gli investimenti in startup italiane all’estero hanno raggiunto quasi quelli su startup in Italia ma con un numero oltre 10 volte inferiore di round. La conferma che in Italia la taglia delle operazioni è ancora troppo piccola.
Gli investimenti in Technology Transfer: 76 milioni
Il totale degli investimenti in TT (Technology Transfer) 2021 è stato pari a 76 milioni di euro su 49 operazioni. Questi risultati sono arrivati grazie anche all’impatto dei fondi della piattaforma ITAtech che a oggi hanno raccolto complessivamente oltre 300 milioni di euro realizzando, dal 2018, 90 investimenti per un ammontare totale pari a circa 120 milioni di euro (compresi i co-investitori).
Corporate venture capital, le aziende nel 32% dei round di investimento
Per quanto riguarda l’attività di corporate venture capital, nel 2021 si conferma l’evidenza recente che vede una notevole presenza di imprese nei round di venture capital. In particolare, è stata registrata la partecipazione delle corporate negli investimenti a supporto delle realtà imprenditoriali nascenti o nella fase di primo sviluppo in circa il 32% dei round complessivi, in netto aumento rispetto al 2020. Se si sommano tutte, aggiungendo anche gli investimenti in startup estere con founder italiani, il totale complessivo si attesta a oltre 2 miliardi di euro su 417 round.