Per la prima volta in Italia una ex startup, diventata di recente pmi innovativa, fa il rating per una corporate in Italia. modeFinance, società che è in grado di valutare lo stato di salute delle aziende grazie a uno speciale algoritmo, ha assegnato a Barilla Holding Spa un corporate credit rating di livello B1+. Il giudizio, prima emissione (first issuance) sulla multinazionale italiana del settore alimentare da parte di modeFinance, esprime una buona capacità di ripagare i propri debiti finanziari con una lieve dipendenza rispetto al cambiamento di fattori macroeconomici avversi. Il livello B1+ è inquadrato in una scala di valori, modeFinance rating class, compresa tra la lettera D, che denota l’incapacità di far fronte ai propri impegni finanziari, e il livello A1.
Il rating è stato pubblicato sul sito (http://cra.modefinance.com) di modeFinance, credit rating agency internazionale registrata dall’Autorità di vigilanza europea sui mercati finanziari (Esma). Di società abilitate alla valutazione del rischio di credito delle aziende, più grandi e ben più note, ce ne sono diverse, da Moody’s a Standard & Poor’s, solo per fare qualche nome. Ma qui la particolarità è che si tratta di una società che fino a poco tempo fa era una startup e soprattutto che, alle radici delle sua attività, c’è qualcosa in più: la ricerca universitaria.
modeFinance è infatti uno spin off dell’Università di Trieste e ha sede nell’Area Science Park di Trieste. Proprio all’Università di Trieste, Facoltà di Ingegneria, si sono incontratia metà degli anni 2000 Mattia Ciprian e Valentino Periroda, e hanno iniziato la collaborazione con il dipartimento di Economia dell’ateneo per applicare modelli ingegneristici a problemi della finanza, cioè alla codificazione del rischio: rischio credito, rischio Paese, rischio portafogli. Ne è nato un algoritmo, “More” (Multi Objective Rating Evaluation), che consente di valutare le aziende: è innovativo perché ragiona come un analista del credito ed è sostanzialmente in grado di sostituire l’essere umano, soprattutto nell’analisi di dati di bilancio. Oltre alla valutazione del rischio di credito, modeFinance fa anche analisi del rating: quel tipo valutazione non solo numerica, ma che include anche l’intervento umano. Per farlo ha dovuto richiedere la certificazione all’Esma, la Consob europea.
L’intuizione dei co-founder è stata utilizzare i Big Data nell’analisi finanziaria: modeFinance, si legge in un comunicato, si configura pertanto come la prima agenzia di rating “Fintech” in Europa.
Per quanto riguarda il rating appena effettuato, il giudizio evidenzia durante tutto il periodo considerato (2012-2014), che BarillaHolding Spa ha valori soddisfacenti sia in termini di solvibilità che di redditività, nonché un basso indebitamento finanziario. Il leverage complessivo si è attestato a un valore di 1,71 nel 2014, basso per il settore considerato, il che dimostra che la società è finanziata soprattutto con capitale proprio. Inoltre il patrimonio netto di gruppo ha un andamento crescente grazie anche al consolidamento degli utili.
Nel 2014 i ricavi di vendita sono aumentati del 2% rispetto al 2013, registrando un valore di 3,2 miliardi di euro. Gli indici di redditività sono ad un livello adeguato, costanti rispetto al 2013 e migliorati rispetto al 2012. Il ROI si è attestato ad un valore di 10,09% e il ROE a 15,76%. La liquidità si dimostra sufficiente e costante su tutti gli anni considerati.
Barilla Holding ha registrato valori uguali o migliori rispetto ai quelli mediani del settore e del paese di riferimento. Barilla Group ha una posizione di leadership in diversi mercati europei. Il Gruppo ha una presenza globale, dalle Americhe alla Cina. Barilla si sta concentrando anche su un nuovo progetto, chiamato ‘Restaurants’, che ha l’obiettivo di sviluppo a livello mondiale una catena di ristoranti improntati alla promozione del cibo italiano di alta qualità. L’idea del progetto è di migliorare la quota di mercato e l’immagine del brand Barilla all’estero, anche attraverso il rapporto diretto con i consumatori.