Mercato

Il padre del web scelto per lanciare il nuovo brand Tim

La società si rinnova nell’identità presentando il nuovo simbolo. Testimonial: Tim Berners-Lee. «Costruiremo una brand experience capace di unire la solidità e grandezza di Telecom alla personalità innovativa di Tim» ha detto l’Ad Patuano. Nel futuro il trasferimento della sede all’Eur, progettata da uno studio di architetti italiani under 40

Pubblicato il 13 Gen 2016

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L'ad del Gruppo Telecom Italia, Marco Patuano, e il presidente Giuseppe Recchi con il nuovo logo Tim

Il padre del web, Tim Berners-Lee, informatico britannico di 60 anni entrato da tempo nella Storia per la sua fondamentale scoperta, e un gruppo di brillanti architetti italiani sotto i 40 anni: sono due elementi – il legame con lo storico passato e lo slancio verso l’innovatività – che, seppur molto diversi tra loro, caratterizzano la Tim di oggi e che sono stati scelti non a caso, insieme a tanti altri, per inaugurare ufficialmente il nuovo corso aziendale, partendo dal lancio del nuovo logo presentato questo 13 dicembre a Roma. Un simbolo semplice e moderno che, a detta della società, è in grado di esprimere al meglio i valori e le caratteristiche di un’azienda proiettata verso il futuro.

“Oggi – ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo Telecom Italia Marco Patuano – celebriamo una tappa importante del percorso di rinnovamento della nostra identità aziendale. Abbiamo deciso da tempo di far convergere tutte le offerte commerciali dei nostri segmenti di mercato verso Tim, costruendo una brand experience capace di unire la solidità e la grandezza di Telecom Italia alla personalità innovativa di Tim. Un’operazione di sintesi – ha proseguito – che riflette un fenomeno concreto: la convergenza fisso-mobile abilitata da Internet, dai nuovi device, dalla tecnologia e dalle piattaforme digitali. Saremo il meglio di Tim e di Telecom Italia, da oggi con un nuovo logo che segna anche un importante cambiamento nella ridefinizione del nostro ruolo, da puro operatore telefonico a player industriale e tecnologico in grado di offrire prodotti e servizi innovativi mediante lo sviluppo di piattaforme abilitanti: dalle reti ultrabroadband fisse e mobili, al cloud computing fino all’information technology di nuova generazione”.

L’importante trasformazione dell’identità di Tim è accompagnata da una campagna istituzionale che vede coinvolti tre testimonial d’eccezione: Tim Berners-Lee, appunto, al quale sono stati affiancati Fabio Fazio e Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. Attraverso il loro punto di vista, gli spot racconteranno le opportunità date dal nuovo mondo connesso grazie all’innovazione offerta da Tim.

Nato nel 1955 nei pressi di Londra da due matematici e laureato in fisica nel 1976 in Fisica a Oxford, dopo quattro anni di esperienza con alcune società di telecomunicazioni Tim Berners-Lee ottenne un contratto con il Cern di Ginevra come consulente di Ingegneria del Software. Qui sviluppò il programma Enquire, il prototipo del Web. In seguito creò il World Wide Web, ovvero la struttura di pagine e link che hanno dato vita all’ipertesto sul quale oggi tutto il mondo naviga attraverso un browser. Il primo sito Web della storia è stato messo online il 6 agosto 1991. In seguito ha svolto numerose attività e ricevuto molti premi. Negli ultimi anni è stato fiero difensore della net Neutrality e ha espresso più volte serie preoccupazioni per la censura su Internet.

Tornando a Tim, parte integrante del progetto di evoluzione della marca è anche la nuova sede centrale della società, che sorgerà a Roma dal recupero delle Torri realizzate nel quartiere dell’Eur negli anni Cinquanta dall’architetto Cesare Ligini. Si tratta di un progetto di risanamento del complesso edilizio che restituirà alla capitale un tassello fondamentale della sua storia e del suo tessuto urbano, la cui architettura diventerà, per il periodo di cantiere, l’inedito supporto per un’installazione artistica ideata da Matteo Cibic, a cura di Caroline Corbetta.

L’headquarter Tim, progettato dallo studio di architettura Uno-A che si è aggiudicato un bando rivolto ad architetti italiani under 40, adotterà i più avanzati principi di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica, nel rispetto di quanto indicato nelle nuove linee guida predisposte dal Gruppo Telecom Italia. Rappresenterà uno dei complessi edilizi più all’avanguardia dal punto di vista architettonico e bioclimatico in Italia, realizzato secondo le tendenze più attuali dello smart working per garantire flessibilità organizzativa e qualità degli ambienti di lavoro.

Il nuovo marchio identificherà il Gruppo presente in Italia con 30 milioni di linee mobili e 12 milioni di collegamenti alla rete fissa, e in Brasile con oltre 72,6 milioni di clienti. Tim si conferma così tra i principali artefici dello sviluppo economico del Paese, con un programma di investimenti che prevede 10 miliardi di euro, di cui 5 esclusivamente dedicati alle tecnologie innovative digitali fisse e mobili e alla realizzazione di datacenter e infrastrutture cloud, nel triennio 2015-2017. Grazie a questo impegno Tim ha già raggiunto oggi una copertura delle unità immobiliari superiore al 41% con la fibra e oltre l’87% della popolazione con la tecnologia Lte, con l’obiettivo di raggiungere nel 2017 il 95% della popolazione con Lte e il 75% con la fibra ottica. (L.M.)

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