Il primo anno di Spotify in Italia è
stato un viaggio incredibile. Siamo partiti con un obiettivo molto ambizioso: portare nel nostro Paese un nuovo modo di vivere e scoprire la musica, proponendo l’ascolto in streaming su Spotify come un’alternativa legale alla pirateria, che in Italia arrivava al 95% nel digitale.
Il grande successo che abbiamo riscontrato al momento del lancio, ci ha accompagnati durante tutto il primo anno come dimostrano i dati: gli utenti italiani hanno ascoltato 65 milioni di ore di musica – pari a 7.500 anni – e creato oltre 15 milioni di playlist.
Nel corso dell’anno non abbiamo mai smesso di innovare, per permettere a tutti gli utenti di vivere un’esperienza di ascolto e di scoperta della musica sempre più completa. Abbiamo introdotto le funzioni Segui, per seguire amici, celebrities e influencer; Scopri, per avere consigli di ascolto personalizzati basati sull’algoritmo di Spotify; e Naviga, con contenuti editoriali curati da un team di esperti. Inoltre, alla fine dello scorso anno abbiamo lanciato Spotify Free su smartphone, posizionandoci come i primi sul mercato a offrire un accesso gratuito e legale alla musica su mobile.
Siamo molto soddisfatti dei risultati che abbiamo raggiunto in un solo anno, abbiamo costruito un’ottima brand awareness e raggiunto un’alta riconoscibilità del prodotto, aumentando la conoscenza del settore dello streaming.
È stato davvero sorprendente vedere tutto questo entusiasmo nei confronti del nostro brand da parte di tutti gli stakeholder del mercato; questo ci ha permesso di instaurare forti partnership e collaborazioni con aziende, media, Festival e artisti.
Siamo in un momento cruciale per l’industria musicale: il modo di consumare musica sta cambiando e siamo consapevoli di dover rispondere al meglio ai bisogni degli utenti e, allo stesso tempo, creare valore per il settore.
Sappiamo che siamo solo all’inizio e che c’è ancora molto da fare ma la reazione così positiva da parte del mercato, insieme ai risultati che stiamo raggiungendo, ci dà grandi motivazioni. Abbiamo mosso solo un primo passo verso la direzione giusta. Secondo i dati FIMI, infatti, la musica digitale mostra una crescita del 18% con un +182% segnato dai servizi di abbonamento in streaming, che rappresentano complessivamente il 18% del segmento digitale.