Aiutare gli studenti universitari a prepararsi a uno scenario lavorativo dove saranno importanti le competenze digitali e la mentalità imprenditoriale: è l’obiettivo di “Il futuro è oggi: sei pronto?”, progetto culturale realizzato da University2Business, startup che fa incontrare i giovani con le imprese attraverso specifici contest, in collaborazione con Digital360 e UniversityBox. I partner che sostengono l’iniziativa sono: BIP, BravoSolution, CheBanca, Cisco, Engineering, GiGroup, HP, IBM, Italtel, KPMG, Nestlè.
L’obiettivo di “Il futuro è oggi: sei pronto?” è appunto quello di sensibilizzare gli universitari sull’importanza delle digital skills e della mentalità imprenditoriale in vista degli incarichi professionali che andranno a ricoprire una volta terminati gli studi. Il fine ultimo è misurare il divario esistente tra le attese delle aziende e la reale preparazione dei giovani e contribuire concretamente a colmarlo.
Primo step dell’iniziativa è una ricerca che è stata condotta su una campione statisticamente rappresentativo di oltre 2000 studenti intervistati e che, per la prima volta in Italia, scatta una fotografia delle competenze digitali e del mindset imprenditoriale degli universitari italiani. La survey ha anche permesso agli studenti di autovalutarsi, prendendo consapevolezza del proprio livello di preparazione e delle tematiche da approfondire.
I risultati della ricerca saranno presentati il prossimo 15 febbraio a partire dalle 9.30 presso il Centro Svizzero di via Palestro 2 a Milano da Andrea Rangone, Chief Executive Officer (Ceo) di Digital360, Mariano Corso, Responsabile del Talent Development Center della School of Management del Politecnico di Milano e Monica Paoluzzi, Marketing Manager di University2Business.
Alla discussione interverranno gli executive delle imprese partner della ricerca insieme a: Mario Calderini, Consigliere del Ministro dell’Istruzione e Ricerca, Elio Catania, Presidente di Confindustria Digitale, Alberto De Toni, Segretario Generale della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Antonio Palmieri, Deputato e Cofondatore dell’Intergruppo Parlamentare per l’Innovazione Digitale, Stefano Quintarelli, Deputato e Presidente del Comitato di Indirizzo dell’Agenzia per l’Italia Digitale del Consiglio dei Ministri, Antonio Samaritani, Direttore dell’ Agenzia per l’Italia Digitale.
Gli studenti che hanno partecipato alla ricerca riceveranno un feedback personalizzato per conoscere il proprio livello di preparazione sul digitale e per capire se sono imprenditori “in pectore”. Potranno inoltre accedere gratuitamente a contenuti formativi su tecnologie digitali e startup, per migliorare la propria preparazione e affrontare con una marcia in più le prime esperienze lavorative.
In parallelo alla ricerca, gli ideatori del progetto hanno lavorato al lancio di due canali tematici su questi argomenti con l’intento di contribuire concretamente ad una maggiore comprensione da parte degli studenti del ruolo dell’innovazione digitale e dell’imprenditorialità nell’attuale scenario economico. I due canali metteranno a disposizione contenuti informativi e formativi utili, sviluppati da University2Business in collaborazione con le aziende partner o selezionati tra le migliori risorse italiane e internazionali già presenti online.
“In un’economia matura come quella italiana (ma anche come quella europea e americana) – dice Andrea Rangone, Amministratore Delegato di Digital 360 – i due principali motori della crescita economica, sia a livello di prodotto interno lordo sia di occupazione, sono rappresentati dalla trasformazione digitale e dall’innovazione imprenditoriale. Molteplici ricerche evidenziano questo teorema economico. Ma quale consapevolezza hanno gli studenti universitari di questo scenario? Purtroppo bassissima! E non dipende solo dal fatto che sono ben pochi i corsi che si occupano di queste tematiche nelle università italiane, ma più in generale dal fatto che spesso gli studenti non ricevono alcuno stimolo culturale in questa direzione all’interno dell’ambiente universitario. Peccato – prosegue Rangone – che non ci sia oggi professione che non sia profondamente impattata dalla trasformazione digitale e dall’innovazione imprenditoriale. In qualsiasi ambito professionale, le sfide più belle saranno quelle legate alla capacità di interpretare il lavoro con i nuovi strumenti digitali e con un approccio non convenzionale, innovativo, imprenditoriale. Ancora oggi, nel 2015, la maggior parte degli studenti italiani si affaccia al mondo del lavoro con una scarsissima conoscenza della trasformazione digitale in atto nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni e con una scarsissima sensibilità imprenditoriale. E questo è un vero paradosso, se si pensa che sono proprio questi studenti a rappresentare il nostro futuro, a costituire la nuova linfa del nostro sistema economico. E che, inoltre, sono oramai nativamente digitali, essendo di fatto nati nell’era di Internet. Basterebbe ‘poco’, quindi – conclude l’Ad di Digital360 – per orientarli verso la scoperta di questo bellissimo scenario, in cui sono proprio loro a poter/dover svolgere un ruolo chiave, propulsivo di trasformazione del business e del lavoro. Ma questo ‘poco’ in realtà è un gap enorme, di natura culturale, difficilmente colmabile se non si riesce a comunicare in modo chiaro questi valori agli studenti. Il progetto di University2Business ‘Il futuro è oggi: sei pronto?’ prova a dare un concreto contributo a questo obiettivo”.
“In University2Business – dichiara la Marketing Manager Monica Paoluzzi -lavoriamo ogni giorno per portare innovazione nel modo in cui le aziende e i giovani comunicano ed entrano in contatto tra loro: lo facciamo attraverso la piattaforma di crowdsourcing proprietaria, che permette alle aziende di coinvolgere i migliori studenti universitari nei propri progetti, e grazie all’uso delle tecnologie digitali in tutte le nostre attività di comunicazione e gestione della community degli studenti.
La tecnologia e l’approccio imprenditoriale sono nel nostro Dna. Grazie al nostro lavoro – conclude – abbiamo toccato con mano il fatto che spesso la distanza tra aziende e giovani non è solo nella mancanza dei giusti canali di comunicazione, ma sta anche nella scarsa preparazione dei giovani, anche dei più talentuosi, su dimensioni che per le aziende sono invece di fondamentale importanza: per questo abbiamo deciso di lanciare questo ambizioso progetto di sensibilizzazione”. (L.M.)