C’è vita dopo Waze. A meno di un anno dalla vendita a Google per 1,1 miliardo di dollari della società israeliana produttrice dell’omonima app per la navigazione Gps, il suo fondatore Uri Levine ha deciso di diventare il Robin Hood dei consumatori. Ma sempre usando la modalità crowdsource, la stessa impiegata per Waze, che raccoglie e mette in circolo dati sul traffico e sulle strade provenienti dagli utenti.
La nuova impresa dell’ormai miliardario Levine, insieme con i co-founder Yoav Zurel, David Weisz e Eyal Halahmi si chiama FeeX ed è una startup che consente di scoprire i costi, gli addebiti e le fees nascosti nelle pieghe dei servizi finanziari, di cui spesso gli utenti non sono a conoscenza.
In sostanza FeeX aiuterà i clienti a passare sotto la lente di ingrandimento e confrontare piani pensionistici, mutui, assicurazioni e molto altro. Per il momento il servizio è gratis ma la società prevede di lanciare in futuro una versione Premium.
Levine ha cominciato a interessarsi alla questione dopo aver scoperto che la sua banca gli aveva addebitato una misteriosa fee annuale di 250 dollari. E, dopo aver fatto qualche telefonata, l’addebito è stato cancellato perché non dovuto. Attualmente si stima che gli americani paghino circa 600 miliardi di dollari per addebiti nascosti o oscure fee di natura finanziaria.
Il ceo di FeeX, Yoav Zurel, ha conosciuto Levine a un programma per l’imprenditoria israeliana dove l’ex capo di Waze era uno dei mentor.
Il team è convinto che consapevolezza e trasparenza convinceranno le persone a preferire i servizi di migliore qualità e motiveranno i fornitori di servizi finanziari ad abbassare i costi.
Prima di Google, sia Apple sia Facebook avevano tentato di comprare Waze. Fondata in Israele nel 2008, al momento della vendita aveva una base clienti di 50 milioni di utenti in oltre 190 Paesi. L’omonima app utilizza segnali satellitari inviati dagli smartphone degli internauti per generare mappe e fornire dati sul traffico automobilistico, con informazioni in tempo reale: una sorta di “social-traffic app”.