Questo è l’editoriale pubblicato sulle pagine EconomyUp del numero cartaceo di CorCom uscito lunedì 1 dicembre. Editoriale che ha provocato la reazione immediata di Gianmarco Carnovale, presidente di Roma StartUp, che evidentemente si è sentito chiamato in causa. E ha aperto su Linkedin un dibattito su StartUp Nation e Startup Cities che riprenderemo ampiamente su EconomyUp.
Non finisce mai di soprendere la capacità tutta italiana di concentrarsi, quasi con piacere, sulla metà mezza vuota del bicchiere. Soprattutto quando si tratta di giudicare le azioni altrui. Se un’iniziativa di livello internazionale parte da Milano, a Roma dicono che è solo esibizionismo. Se invece arriva dai palazzi romani, sarà certamente “la solita passerella politica”. Una startup fa la tanto agognata exit per svariati milioni di euro? C’è sempre qualcuno pronto a sminuire, insinuando che è stato solo un scambio di carta, come se questa non sia stata una regola per tante operazioni della finanza “adulta”.
Il “doppiopesismo” masochistico può essere ideologico (destra/sinistra), geografico (nord/sud), o semplicimente tribale (i miei/gli altri). E suona comunque ridicolo quando si manifesta sul fronte mobile e globale dell’innovazione e della tecnologia. Per questo appaiono salutari le missioni di “sistema” come quella di Italia Startup all’Unbound Digital di Londra o quella in programma per il 9 e 10 dicembre a Milano, dove su iniziativa di Ministero dello Sviluppo Economico e Ice, una ricca schiera di startup sarà presentata a un nutrito gruppo di investitori internazionali. L’appuntamento si chiama Italia Restarts Up. Nonostante invidiosi, menagrami e masochisti
Questa la prima reazione di Gianmarco Carnovale