In vista un’Ipo milionaria per una startup statunitense, HubSpot. L’azienda con sede a Cambridge, Massachusetts, che fornisce un software utilizzato dalle divisioni marketing delle aziende ed è nota nella Silicon Valley per la sua cultura corporate (grande attenzione ai dipendenti), si prepara a fare il suo ingresso in Borsa e ha appena presentato richiesta per lanciare un’Ipo (Initial public offering) da 100 milioni di dollari entro il 2014.
Situata a Cambridge, Massachusetts, vanta quasi 12mila clienti in più di 70 Paesi e i suoi ricavi crescono di anno in anno. Ma, come fa notare la rivista Business Insider, l’azienda non registra ancora profitti, a causa delle spese per vendite e marketing, mirate a incentivare la crescita. Da qui l’Ipo, che dovrebbe portare nelle casse della startup una gran massa di denaro fresco.
Il fatturato di HubSpot è più che raddoppiato dal 2011 al 2013 fino a raggiungere i 77,6 milioni di dollari, mentre le perdite nette sono cresciute da 25,5 a 34,3 milioni.
La stratup intende usare il denaro raccolto tramite l’Ipo per ricerca e sviluppo, acquisizioni e altre attività.
Finora HubSpot è stata molto amata dai venture capitalist: ha infatti raccolto 100,5 milioni di dollari in sei round di finanziamenti, con investitori quali Google Ventures, Salesforce, General Catalyst Partners e Matrix Partners. Azionisti sono anche i cofounder Dharmesh Shah e Brian Halligan: il primo è anche Cto, il second Ceo e president. Possiedono rispettivamente una quota dell’8,8% e del 4,9%.
Il prodotto principe di HubSpot è un software di marketing automation, che aiuta i gruppi di lavoro del marketing a gestire tutte le modalità attraverso le quali generano vendite e a lavorare con i clienti attraverso email, social media, siti web e blogs.
Inoltre HubSpot è apprezzata per l’approccio verso i dipendenti: ogni tot mese li fa cambiare di posto, offre loro opportunità di crescita e condivide con loro praticamente ogni dettaglio dell’attività imprenditoriale.