La continuità

Governo Renzi, Firpo resta al Mise, Fusacchia va all’Istruzione

Il capo della segreteria tecnica del ministero viene confermato. Alessandro Fusacchia, già coordinatore della task force start up nel governo Monti, diventa capo di Gabinetto di Università e Ricerca. Nomine che rafforzano la presenza istituzionale agli Stati Generali del 13 marzo a Milano.

Pubblicato il 27 Feb 2014

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Stefano Firpo, capo della segreteria tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico

Una riconferma e un passaggio di poltrone nella squadra di Matteo Renzi. Con il nuovo governo guidato dal segretario del Pd, resta al suo posto Stefano Firpo (nella foto), capo della segreteria tecnica del Ministero dello Sviluppo economico, passato da pochi giorni nelle mani dell’imprenditrice Federica Guidi. Lo ha confermato lo stesso Firpo con un tweet venato di ironia indirizzato a colleghi e collaboratori: “Mi sa che anche a questo giro non vi liberate di me”.

Laureato in Scienze politiche all’Università di Torino, specializzato post lauream in Economia internazionale alla London School of Economics, il quarantenne Firpo, che ha lavorato anche alla Banca centrale europea e per il gruppo Intesa Sanpaolo, ha diffuso di recente il bilancio degli ultimi due anni di attività del Mise. Bilancio che, a detta di esperti e osservatori, è stato positivo per l’ecosistema italiano della nuova imprenditorialità. Nel 2013 e nei primi mesi di quest’anno sono stati raccolti i frutti del lavoro avviato dalla task force voluta dall’allora ministro Corrado Passera: tra questi il regolamento sul crowfunding, il registro delle startup innovative, gli sgravi e le semplificazioni sul lavoro e le agevolazioni fiscali per chi investe in startup.

La conferma di Firpo è un elemento di rassicurazione per l’incontro convocato a MIlano il 13 marzo da Italia Startup, nell’Auditorium della Regione Lombardia, alla vigilia di GEC Mosca 2014, il Global Entrepreneurship Congress in programma dal 17 al 20 marzo, che nel 2015 sarà ospitato proprio a MIlano. Il dirigente ha voluto e crede a questi Stati Generali dell’ecosistema e la sua riconferma al Mise sarà garanzia di una forte presenza istituzionale. È molto probabile l’intervento del ministro Federica Guidi e potrebbe esserci la sorpresa di un saluto del premier Matteo Renzi, che ha dimostrato una particolare attenzione nei confronti delle nuove imprese innovative andando a visitare H-Farm, il venture incubator fondato da Riccardo Donadon, che è presidente di Italia Startup.

Sempre su Twitter Firpo si è complimentato con Alessandro Fusacchia per il nuovo incarico a capo di Gabinetto del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La notizia è stata data, sempre con un cinguettio sulla piattaforma di microblogging, dal neo ministro dell’Istruzione Stefania Giannini (Lista Civica).

Nato a Rieti nel 1978, Fusacchia ha lavorato presso l’Ufficio G8 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come ghost-writer del Ministro del Commercio Internazionale e per gli Affari Europei Emma Bonino e presso l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) a Ginevra. Ha poi lavorato nel Gabinetto del Presidente della Commissione Europea Romano Prodi ed è stato due anni a Bruxelles presso il Consiglio dell’Unione Europea, come assistente dei Ministri delle Finanze ungherese, polacco e danese nel loro ruolo di presidenti dell’Ecofin negli incontri ministeriali del G20. Sotto il governo Monti, Passera, allora ministro per lo Sviluppo Economico, lo ha voluto come consigliere per gli “Affari europei, i giovani e l’innovazione”. A maggio 2012 è diventato coordinatore della task force voluta dal Mise: gruppo composto da imprenditori, venture capitalist, accademici esperti ed esterni alla struttura del ministero nato con l’obiettivo di produrre in tempi rapidi un pacchetto di proposte per favorire il mercato delle start up in Italia.

Negli ultimi mesi, Fusacchia si è occupato di Made in Italy e internazionalizzazione, e in particolare dello strumento noto come ‘Destinazione Italia’, volto a rendere il Paese più attrattivo per gli investimenti esteri. Il suo nuovo ruolo al ministero guidato dalla Giannini lo porterà ad occuparsi anche di Ricerca e Innovazione, temi cari al governo Renzi.

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