Procede velocemente l’organizzazione del GEC2015, il Global Entrepreneurship Congress in programma a Milano dal 16 al 19 marzo. E cominciano le attività di lancio e di comunicazione. Venerdì 19 settembre il Financial Times dedicherà all’evento un inserto in cui si racconteranno le attività del network mondiale che deriva dalla Kauffman, Global Entrepreneurship Week / Global Entrepreneurship Congress, con un focus sull’appuntamento italiano.
L’inserto sarà aperto da un’introduzione a quattro mani scritta da Richard Branson, “padrino” dell’iniziativa,e da Jonathan Ortmans, che è il creatore e presidente del network. E proprio Ortmans verrà in Italia per un incontro di anticipazione dell’evento di marzo. Dopo, il pezzo di apertura, sarà dedicato al GEC di Milano, seguito dalle esperienze svolte in ogni altro Paese del network a sostegno dell’imprenditoria e delle startup.
L’Italia si è aggiudicata l’edizione del 2015 (quest’anno si è svolta a Mosca), battendo candidatura del Qatar e creando le condizioni per una vetrina internazionale di altissimo livello per le nostre eccellenze imprenditoriali. «SI stanno creando le condizioni perché il GEC 2015 possa essere una grande confronto confronto internazionale, un ‘occasione per far vedere che cosa sta facendo di buona l’Italia al mondo, ma anche agli italiani», ha detto a EconomyUp Anna Amati, vicepresidente di Meta-Group, la società che si sta facendo carico dell’organizzazione, in un’intervista pubblicata in luglio.
Ecco cos’altro ci ha detto Anna Amati:
«Il GEC 2015 non sarà un evento milanese, come all’inizio qualcuno aveva frainteso. E’ un evento nazionale e, per esempio, nei weekend precedente e successivo organizzeremo dei tour dell’innovazione per anadare a visitare i luoghi do ogni giorno si fa innovazione: incubatori, acceleratori, parchi scientifici. Intendiamo far vedere che la voglia e la capacità di fare ci sono ovunque e non solo nel settore tecnologico»
«Il GEC2015 non sarà solo un congresso internazionale di esperti, ma una grande festa dell’imprenditoria. Vogliamo far vedere al mondo l’Italia che ha voglia e sa fare con creatività e innovazione. A me non piace la gente che sa solo lamentarsi. Da qui a dicembre avremo un programma ricco di iniziative, anche perchè si stanno aggiungendo contenuti e si sta creando collaborazione fra vari soggetti che magari avevano in programma altre attività e le stanno facendo convergere verso l’appuntamento di marzo».