Crescono le startup destinatarie di finanziamenti bancari facilitati dall’intervento del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese (Fgpmi).
Al 31 agosto 2015 sono 510 le nascenti realtà imprenditoriali che hanno usufruito dell’Fgpmi, per un totale di quasi 217 milioni di euro erogati e 733 operazioni effettuate: 49 in più delle startup risultate beneficiarie al 30 giugno 2015, con analogo incremento del denaro complessivamente erogato.
Sono i dati diffusi oggi online dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise) nel 3° rapporto bimestrale sull’accesso al Fondo di Garanzia di startup e incubatori (qui il rapporto completo). Dati relativi appunto all’utilizzo di questo strumento, un fondo governativo istituito con legge del 2012, e operativo da settembre 2013, che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari. La garanzia copre l’80% del credito erogato dalla banca alla startup o all’incubatore, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, ed è concessa sulla base di criteri di accesso estremamente semplificati, con un’istruttoria che beneficia di un canale prioritario.
►Qui la descrizione di cosa è e come funziona il Fondo di garanzia
Dal rapporto diffuso in data odierna emerge che, ad oggi, sono 510 le startup beneficiarie di questo strumento per un totale di 216.901.239 euro, di cui l’importo garantito è pari a 170.608.515 euro. La media dei prestiti è 295.909 euro. In totale le operazioni sono 733 (alcune startup hanno ricevuto più di un prestito).
Rispetto ai dati rilevati il 30 giugno 2015 si registra un cospicuo incremento in termini di startup beneficiarie dello strumento (+49), di totale cumulativo erogato (+19,05 milioni), di importo garantito (+14,94 milioni) e di operazioni totali effettuate (+87). In leggera diminuzione l’entità del prestito medio (-10.366 euro). Invariata la durata media dei prestiti (56 mesi), mentre è aumentato il totale cumulativo dei prestiti destinati ad incubatori certificati (10,2 milioni, +3,2).
Per quanto riguarda la distribuzione regionale, la Lombardia svetta in classifica con 186 operazioni effettuate, per un totale di finanziamenti concessi pari a 91.449.934 euro. Segue a debita distanza l’Emilia Romagna (83 operazioni, 18.699.438 euro di finanziamenti erogati). Medaglia di bronzo è il Veneto, con 17.498.851 euro concessi e 84 operazioni concluse. Il Lazio sarebbe al quarto posto per importo dei finanziamenti, 12.854.783 euro, ma non per numero di operazioni, che sono 56. Il Piemonte ne conta un po’ di più, 58, ma per un importo totale inferiore, 10.048.048 euro.
Seguono in ordine sparpagliato le altre regioni. Per entità di importi finanziati, fanalino di coda è la Valle d’Aosta, con 200mila euro erogati e 3 operazioni effettuate. Sopra di lei, al penultimo posto, il Molise: 510mila euro e 4 operazioni portate a termine.
Il rapporto bimestrale scatta anche la fotografia dell’utilizzo del Fondo di Garanzia da parte degli incubatori certificati di startup. Sono stati in 5 a sfruttare le opportunità offerte del Fgpmi, per un totale di 8 operazioni effettuate pari a un totale di 10.230.000 euro. Durata media dei finanziamenti: 64,5 mesi.
Quale tipo di banche ha accettato che il Fondo facesse da garante per i prestiti concessi a startup e incubatori? Il grosso l’hanno fatto i primi cinque grandi gruppi del Paese, che hanno erogato 125.671.967 euro per 520 operazioni. Al secondo posto, scavalcando altri grandi gruppi e piccole banche, ci sono le banche minori (la terminologia è ricavata dal glossario pubblicato dalla Banca d’Italia), che hanno erogato 79.715.709 euro per un totale di 146 operazioni.