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Fintech, Azimut investe sulla startup che finanzia le Pmi

Il primo gruppo italiano del risparmio gestito ha partecipato, insieme con Gc Holding, all’aumento di capitale da 1,6 milioni, guidata dal fondo di venture capital P101, di Borsa del Credito. L’operazione prevede l’apertura agli investitori istituzionali del marketplace per i prestiti alle imprese. Un’apertura quindi verso il mondo del credito tradizionale

Pubblicato il 17 Mag 2017

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Un milione e seicentomila euro per aprire l’offerta a prestatori istituzionali. È la cifra con cui BorsadelCredito.it, marketplace lending italiano dedicato alle Pmi, ha completato l’ultimo aumento di capitale. A guidare l’operazione di investimento è stato P101, fondo italiano di venture capital focalizzato in investimenti in società con profilo tecnologico e digitale, accompagnato dal gruppo Gc Holding, che controlla Italmondo S.p.a., azienda leader mondiale nel settore dei servizi logistici internazionali che ha ideato e fondato anche il Corporate venture accelerator SupernovaHub. Ma la vera notizia è la presenza, tra la cordata di investitori, del gruppo di gestione del risparmio Azimut, presente attraverso la sua controllata Azimut Enterprises Holding, insieme ad alcuni veicoli privati

«Attraverso questo aumento di capitale e all’ingresso di nuovi soci privati intendiamo aprire il canale agli investitori istituzionali, una mossa che crediamo sia necessaria per lo sviluppo del nostro business – sostiene Ivan Pellegrini, fondatore di BorsadelCredito.it – e che in generale è la via maestra perché il marketplace lending italiano assurga a dimensioni più importanti e in questo modo decolli sul serio come già accade nell’Europa del Nord e soprattutto nel mondo anglosassone. Paesi dove il settore muove miliardi di euro ed è già in grado di lavorare accanto alle banche che spesso creano sinergie per poter prestare denaro a una platea più vasta di imprese, proprio servendosi di questo canale alternativo».

BorsadelCredito.it è specializzata nel credito alle micro e piccole imprese. Secondo quanto riferisce l’azienda in una nota, la piattaforma vanterebbe oggi più di 11 milioni di euro finanziati, in crescita mese su mese, oltre 300 prestiti erogati e più di mille prestatori attivi, che investendo nello strumento messo a disposizione dalla piattaforma hanno ricevuto un rendimento medio superiore al 5% dall’avvio dell’attività. La startup fintech è nata nell’ottobre 2013 come piattaforma digitale di brokeraggio per il credito alle aziende, aprendo nel settembre 2015 il canale del P2P lending come primo operatore per le aziende in Italia, in qualità di Istituto di pagamento autorizzato da Banca d’Italia. Nel dicembre 2015 aveva già ricevuto un primo finanziamento di un milione di euro da P101.

Allo stato attuale il mercato del P2P lending in Italia sembra essere a uno stadio embrionale, tuttavia mostra grandi potenzialità di crescita: secondo alcune stime effettuate da P2P Lending Italia nel 2016 ha erogato in totale 64 milioni di euro in nuovi prestiti, segnando una crescita del 524% anno su anno. Si stima inoltre che il mercato potenziale italiano delle PMI che necessitano di finanziamenti e che non ne trovano nei canali tradizionali abbia un valore di 50 miliardi di euro.

«BorsadelCredito.it opera in uno dei settori più dinamici del fintech – ha commentato Giuseppe Donvito, Partner di P101 Ventures – un ambito che promette di rivoluzionare il modo di fare banca per come lo conosciamo. Il P2P lending si caratterizza per un’estrema semplicità e velocità, offrendo alle PMI un servizio estremamente efficiente, da un lato, e un’interessante opportunità di investimento per i prestatori dall’altro. Nel compiere la sua mission di business realizza l’obiettivo di contribuire alla crescita delle piccole imprese, le più penalizzate dalla crisi nell’accesso al credito e che tuttavia restano uno dei principali motori dell’economia mondiale e italiana in particolare».

Ad assistere BorsadelCredito.it e P101 durante l’operazione è stato lo Studio Legale Eunomia Studio di Avvocati con un team guidato da Roberto Nigro

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