Nuova imprenditoria

Festa della mamma, 10 startup dedicate a donne e bambini

Dalla piattaforma per il noleggio di passeggini durante Expo all’ecommerce di moda ecologica per bebè, dal portale per trovare una babysitter con un click alla guida per i genitori sull’utilizzo dei media digitali per i piccoli: ecco le idee delle mamme imprenditrici

Pubblicato il 09 Mag 2015

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Serena Errico, founder di BabyGuest

C’è chi lo spirito imprenditoriale ce l’ha ancora prima di mettere al mondo un figlio, chi decide di vestire i panni da imprenditrice proprio dopo la maternità per dedicare più tempo a prole e marito, e chi di biberon, pannolini, passeggini e compagnia bella ne ha fatto un’occasione di business. Sono le startup dedicate alle mamme, ai bambini e alle famiglie in generale. In Italia ce ne sono tantissime, spesso fondate proprio da mamme che, dopo aver messo al mondo un figlio, decidono di reinventarsi un mestiere diventando esperte di accessori per l’infanzia, moda premaman, locali kids friendly.

In occasione della Festa della Mamma, EconomyUp ha selezionato 10 startup amiche di mamme e bambini.

Baby Guest. Ideata da Serena Errico, 39 anni, mamma di Leonardo, è una piattaforma per il noleggio e l’acquisto di attrezzature per l’infanzia che facilita la vita dei genitori in viaggio e aiuta gli alberghi a diventare kid friendly. Sia le strutture alberghiere sia le famiglie, infatti, possono noleggiare o acquistare sul sito qualsiasi tipo di attrezzatura per bebè e prodotti di prima necessità, avendo la certezza di ricevere tutto a destinazione il giorno e all’ora stabiliti

Mukako. Sito di e-commerce ideato da due mamme imprenditrici che ha una missione speciale: restituire tempo ai genitori, per permettere loro di non pensare più alle piccole incombenze quotidiane, e di dedicarsi pienamente e serenamente ai propri figli. Il termine deriva dalla fusione di due parole finlandesi (Mukana e Laatikko, rispettivamente insieme e scatola) e vuole significare la scatola che ti accompagna. La startup, infatti, vuole portare in Italia la la scatola del tempo (riprendendo l’idea della Baby Box, la famosa scatola di cartone, usata anche come culla, contenente vestitini, giocattoli, e altri prodotti per il bebè in arrivo, consegnate dal governo finlandese a tutte le mamme in attesa). Si tratta di una fornitura di pannolini che viene spedita a domicilio ogni 4 settimane. Il cliente deve solo scegliere la marca che preferisce e la durata della fornitura. Inserendo i dati di nascita e peso del bambino vengono automaticamente calcolate la taglia e la quantità necessarie e aggiornate prima di ogni spedizione.

MumAdvisor. Ideato da Silvia Esposito, PR milanese, mamma di due bambini, il primo portale dedicato alle mamme milanesi dove si potranno recensire asili, scuole, ludoteche, indirizzi moda, ristoranti, servizi e attività a misura di bambino, assegnando anche un punteggio di gradimento, in un confronto costante con gli altri genitori. Creato dalle mamme, per le mamme, il portale si pone come punto di riferimento e guida per tutti quei genitori alle prese con la scelta dell’asilo o della scuola per i propri figli o, più semplicemente, di attività a prova di famiglia per il weekend. Grazie all’esperienza di altri genitori, con Mumadvisor sarà più facile valutare se una scuola è veramente adatta per il nostro bimbo o se un ristorante è dotato dei servizi per cenare tutti insieme. Inizialmente su Milano, il servizio sarà esteso, dall’anno prossimo, anche ad altre città italiane, arricchendosi man mano di servizi e novità.

Cora HappyWear. Un’altra startup creata da una mamma, Elisabeth Tocca, che decide di mollare un posto fisso per dedicarsi alla famiglia e realizzare un sogno imprenditoriale. Cora HappyWear è un sito di moda ecologica per donne e bambini. Gli abiti proposti, infatti, sono realizzati con denim naturali, come cotone organico, bambù ed eucalipto e anche i colori sono a base d’acqua per non nuocere alla salute. Inoltre la fonder propone a tutte le mamme che hanno voglia di conciliare lavoro e famiglia di diventare lifestyle, cioè venditrici, guadagnando tra il 20 e il 10% a seconda che l’articolo venga acquistato online o meno.

NetworkMamas. È un portale che mette in contatto le “Mamas”, le mamme appunto, con chiunque abbia bisogno di un consiglio o di aiuto: che sia una ricetta per la cena o un parere di alta tecnologia, le mamme iscritte sono pronte ad aiutare sia i privati che le aziende. Ecco come la startup si presenta sul proprio sito: “Fatti aiutare da una community di più di 150 esperti: dagli avvocati ai maestri di zen. La nostra caratteristica? Siamo competenti. Siamo affidabili. Siamo mamme”.

Le Cicogne. È un portale che mette in comunicazione i genitori di tutt’Italia con ragazze e ragazzi tra i 18 ed i 28 anni disposti a prendersi cura dei loro figli, andare a prenderli a scuola, aiutarli a fare i compiti, stare con loro ogni volta che ne hanno bisogno. Per entrare in contatto, basta registrarsi: per i genitori è gratis e per le/i babysitter è a pagamento, con una quota mensile di 15 euro.

CiaoMaMi. Quale mamma è capace di lasciare i propri figli a casa e godersi in tutta tranquillità Expo? Nessuna. Ecco perché 5 studenti di Milano hanno pensato di creare una startup dedicata alle mamme straniere che desiderano venire in Italia per vedere la manifestazione universale in compagnia dei loro bimbi. La startup offre infatti un portale in cui è possibile noleggiare passeggini e tutte le attrezzature utili per la prima infanzia.

Family Nation. Ideata da due mamme che si definiscono “genitori 2.0 con la voglia di coniugare lavoro e famiglia”, è una piattaforma di e-commerce dove si può trovare tutto quello che serve ai bimbi, alle mamme e alla famiglia in generale: dai prodotti per i più piccoli, a intere collezioni di abiti premaman, da una serie di accessori da utilizzare dopo il parto (come le coppette da allattamento per prevenire le ragadi) agli oggetti utili che aiutano i neogenitori alla creazione di una nuova famiglia. Il tutto con uno spirito eco e bio.

Piano C. È una piattaforma di coworking e di cobaby (asilo condiviso) che consente alle mamme che lavorano di noleggiare scrivanie e altri servizi professionali mentre i loro figli, nella stanza accanto, giocano sotto la guida delle educatrici. Fondato nel 2012 a Milano, in via Simone d’Orsenigo, da Riccarda Zezza, il progetto si è meritato il Premio come “miglior innovazione sociale in Europa” per il 2012 della Bei, Banca Europea degli investimenti.

Mamamò. È la startup fondata da due mamme che hanno deciso di creare un portale guida per i genitori sull’utilizzo dei media digitali da parte dei più piccoli. Così viene presentata la startup sul sito: “una bussola nell’impegno costante di crescere figli capaci di affrontare l’universo dei media in modo sempre più consapevole e critico. Nello sforzo quindi di non coprirgli gli occhi, ma di insegnargli a guardare. Intende proporsi come guida per genitori – ma anche professionisti dell’editoria, insegnanti, bibliotecari… – nell’universo complesso dei media digitali, attraverso recensioni di app, ebook e videogiochi e notizie sulla media education, sulla scuola digitale e sulla tecnologia rivolta ai bambini”.

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