Quando si dice “fare di necessità virtù”. Carlo Camusso ci è riuscito benissimo. Perché lui, 30enne con una laurea in informatica all’Università dell’Aquila, ha creato Fattura24 proprio per una necessità che lui definisce “una mia pigrizia cronica. Come libero professionista, per tenere in ordine le mie fatture usavo Office, ma riscontravo diversi problemi. In primis, l’impossibilità di avere uno strumento di fatturazione che mi permettesse di condividere i miei documenti con il commercialista senza obbligarmi ad andare da lui per consegnarglieli personalmente… Una grande scocciatura! Le email si erano dimostrate inefficienti, io avevo bisogno di uno strumento specifico per questo compito e che in più mi permettesse di elaborare i dati delle mie fatture per analizzare il mio business ed effettuare il backup dei dati al posto mio, perché era proprio questo compito che, a forza di rimandare, non facevo mai” racconta Camusso. Che, spinto da un mix di intuito e bisogno, crea Fattura24, un’app disponibile su Google Play e su Apple Store, che offre “una soluzione cloud semplice e veloce per fatturare”.
Un vero e proprio ufficio virtuale tramite smartphone, insomma, creato nel 2012 con un software ideato dallo stesso founder e con un investimento di 10mila euro al quale hanno partecipato altri tre ragazzi uniti dalla passione per i computer e la programmazione, e che oggi fanno parte del team di Fattura24: Salvatore Carlucci (che si occupa del SEO e marketing), Roberta Muiesan (responsabile del support di primo livello ai clienti) e Patrizia Salvati (responsabile della parte finanziaria).
Alla base della start up ci sono una consapevolezza – “la quasi totalità dei liberi professionisti in Italia – continua Carlo Camusso – gestisce le proprie fatture con soluzioni di fortuna, senza poterlo fare in mobilità”, e un motto che suona come una promessa: “Vi faremo fatturare tutti”.
Del resto, i ragazzi di Fattura 24 sono già a buona strada. Non a caso oltre al grant d’impresa di Working Capital, nel 2012 hanno vinto i Mob App Awards Roma nella categoria App Innovative e sono tra i finalisti del premio WWW 2012 de Il Sole 24 Ore e del Wind Business Factor.
Ma che cosa piace tanto di questa startup? “Fattura 24 offre un doppio pacchetto: un account base che permette un utilizzo gratuito del servizio a chi emette fino a 15
fatture l’anno e un abbonamento senza limiti pagando 60 euro ogni 12 mesi – spiega ancora Camusso -. La modalità free è molto importante e per noi fonte di orgoglio perché ci permette di sostenere al meglio tutto quel popolo di partite iva che emettono 12 fatture l’anno e che lavorano per un solo cliente che li ha obbligati ad aprire partita iva per poter lavorare”.
I primi risultati (23mila utenti e un aeroporto civile fra gli utilizzatori del servizio) sono arrivati senza non pochi sacrifici. Dopo mesi di incontri online a distanza, in cui tutti lavoravano allo stesso progetto ma ognuno da casa propria, da qualche settimana il team si sta organizzando con un ufficio a Fimicino a due passi dal mare. “Diventerà il quartier generale: computer, cucina e una zona decompressione” ironizza il founder. Svelandoci anche un piccolo segreto: “Ogni anno, il primo gennaio, con Salvatore ci ricordiamo reciprocamente che quello che sta iniziando sarà l’anno della svolta. Non so neanche io alla fine cosa intendiamo per ‘svolta’ ma ormai è un rito irrinunciabile”.
E chissà che l’anno giusto non sia proprio questo. Mentre il team è alla ricerca di un investitore con la “I” maiuscola e sta sondando il mercato estero per avviare anche un percorso di internazionalizzazione, ognuno continua a lavorare e a dedicarsi al progetto: “Lavorare per Fattura 24 richiede a tutti molta energia e passione, ma non per questo pensiamo di fare rinunce o perdere qualcosa in particolare. Anzi, la nostra consapevolezza è che, nonostante molti ci considerino inspiegabili stacanovisti, noi sappiamo che più che rinunciare a qualche cosa ci stiamo arricchendo. Ma, chiariamo subito, non economicamente”.
Carlo Camusso ha, insomma, le idee chiare. E, se gli chiediamo chi glielo fa fare risponde dando una lezione a molti giovani: “La risposta è indole, probabilmente lo farei pure gratis. E, alla fine, è questa la chiave di volta. Se fai le cose con passione gran parte delle difficoltà sono superate ab origine”.