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Fashion & Design Open Innovation Day, ecco i progetti protagonisti

Otto idee di business e impresa, con applicazioni immediate in settori che vanno dal tessile alle applicazioni web e mobile, dagli accessori al marketing digitale, dal design, all’illuminotecnica: ecco i protagonisti dell’evento organizzato da StartUP Initiative

Pubblicato il 30 Mag 2014

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Un ombrello compatto, indistruttibile e riciclabile al 100%. Una web-app che permette di creare un gioiello unico semplicemente utilizzando la voce dell’utente e una stampante 3D. Un servizio, che tutti i siti di shopping online dovrebbero avere, per collegare le misure del corpo con i vestiti che si desidera acquistare, fornendo all’utente la taglia corretta. Sono solo alcune delle idee presentate il 29 maggio all’Istituto Europeo di Design di Milano (IED) davanti a una platea di oltre 120 investitori, aziende e istituzioni del settore. L’occasione è stata la terza edizione del Fashion & Design Open Innovation Day, organizzato da StartUP Initiative, piattaforma di accelerazione della Divisione Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo che dal 2009 scova le migliori idee di impresa hi- tech sulla piazza nazionale e internazionale, le forma grazie all’aiuto di coach della Silicon Valley del calibro di Bill Barber e Joe Petillon e le mette in contatto con possibili investitori. I settori a cui si guarda sono molteplici: nanotecnologie, biotecnologie, tecnologia per le fonti di energia pulita e tutto ciò che ruota attorno al digitale e impatta sul sociale, il comparto agroalimentare, i trasporti, il settore delle costruzioni e quello della moda e del design, al centro dell’ultimo evento.

Otto progetti di business e impresa, con applicazioni immediate in settori che vanno dal tessile alle applicazioni web e mobile, dagli accessori al marketing digitale, dal design, all’illuminotecnica, riconducibili ad altrettante start up hi-tech selezionate tra oltre 60 candidature da StartUP Initiative e un team di esperti del settore.

La Ginkgo di Milano ha presentato il suo ombrello compatto, riprogettato da zero e interamente realizzato in un materiale plastico, riciclabile al 100%. La IXOOST di Modena una progetto che fonte tecnologia e design, ovvero una dock station audio per dispositivi Apple in cui la camera acustica è uno scarico di un’auto da corsa F1 originale. La Re-Bello di Bolzano ha puntato sul tessile, presentando una collezione di tessuti eco-sostenibili che vanno dalle fibre di eucalipto e di ortica, al bamboo e al cotone organico.

Per quanto riguarda i servizi la Jaqard di Verona ha sviluppato un’applicazione che permette agli utenti di offrire e ricevere consigli sulla moda e gli abbinamenti giusti scambiandosi le foto dell’ accessorio o abito del desiderio in questione o rispondendo pubblicando quelle di oggetti scelti dai migliori negozi di tutto il mondo. Si può anche fare shopping senza uscire dall’app.

La XYZE di Treviso ha riflettuto sull’annoso problema che tutti i fashion addice incontrano quando comprano online. “Ma quello che sto acquistando mi andrà bene?”. E allora ecco un servizio che collega le misure del proprio corpo con l’abito che si vorrebbe comprare. Tutto grazie a un metro digitale indossabile che rileva con precisione le misure del corpo dando all’utente il consiglio per gli acquisti che neanche la migliore amica o personal shopper del mondo potrà fornire.

La Makoo di Roma ha presentato invece la prima web-app che permette di materializzare le proprie emozioni in un gioiello unico. Basta accedere alla pagina di creazione sul sito, registrare un breve messaggio vocale e aspettare che la stampante 3D faccia la sua magia,ovviamente personalizzabile in seguito dall’utente. Arriva da Londra arrivano il sistema di controllo personalizzato dell’illuminazione che fa bene all’ambiente e alle tasche, elaborato dalla Smartlux, e la piattaforma di “pre-commerce” pensata da Wowcracy, che consente ai marchi di moda e agli stilisti di presentare i loro nuovi prodotti o collezioni, creare un’offerta di pre-vendita e testare il mercato la ricettività del mercato.

“Siano contenti perché negli anni abbiamo osservato una sempre maggiore competenza e nelle idee che ci venivano proposte”, spiega Giuseppe Capetta, innovation specialist di Intesa San Paolo e membro del team di StartUp Initiative. Piattaforma che dal 2009 mette in fila numeri importanti: 70 gli eventi organizzati tra Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Stati Uniti e Israele e 500 le startup presentate al mercato e agli oltre 5900 investitori e aziende intervenute ai forum e alle conferenze. I casi di successo sono oltre 70 per un totale di 45 milioni di euro totali raccolti. “Ormai nessuno arriva più con l’idea e basta: i business plan sono sempre più accurati, la consapevolezza dell’obiettivo ben a fuoco e la composizione del team accurata”. Così i risultati si vedono.

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