Smart city, città accessibile e sharing economy: sono questi i temi strategici sui quali si sono confrontate le startup finaliste del secondo bando di FabriQ, l’incubatore di innovazione sociale del Comune di Milano. Sono sette le neoimprese vincitrici di questa edizione: i loro progetti spaziano dal miglioramento della mobilità urbana al crowdsourcing al sostegno di persone anziane non autosufficienti.
Ecco chi sono e che cosa fanno:
- CLUBSHARING – il carpooling per condividere il viaggio e la passione per concerti ed eventi
- DRIVER2HOME – l’autista on demand che guida l’auto fino a casa quando il conducente non è in condizione di farlo
- FLY THE GAP – piattaforma di crowdsourcing per elaborare soluzioni pubbliche e condivise basate sul coinvolgimento degli utenti
- GOBIMBO – l’app con tutte le informazioni sulle attività per bambini fino a 10 anni
- JOINTLY, IL WELFARE CONDIVISO – piattaforma di condivisione di servizi di welfare per le aziende
- VILLAGE CARE – piattaforma per aiutare figli e caregiver di persone anziane non-autosufficienti a trovare informazioni e soluzioni per assisterle.
- WISHRAISER – piattaforma di crowdfunding tramite cui i VIP possono lanciare campagne a sostegno di associazioni
Ognuna riceverà un premio in denaro di 20mila euro, un programma di incubazione di 9 mesi, l’appoggio della struttura di FabriQ , una full membership alla community di Impact Hub Milano per un anno ed una Iscrizione per un anno alla CNA.
Il Premio speciale della giuria, che prevede programma di incubazione senza premio in denaro, è stato assegnato a ON FIRE.IT, piattaforma per la condivisione di material didattico tra studenti e professori
La giuria era formata da rapprentanti di Impact Hub, Fondazione Brodolini e Comune di Milano affiancati da esperti di settore Francesco Ferrara (PWC) Ignazio Boncompagni (Oltre Venture) Monica Regazzi (The Boston Consulting Group) e Rino Malaponti (IAG –Italian Angels for Growth).
“Sono veramente contento di osservare come stia crescendo il progetto FabriQ – afferma Marco Fabio Nannini, Managing Director dell’incubatore -. Rispetto all’anno scorso abbiamo ricevuto molte più domande e di qualità molto elevata. Questo testimonia di una maggiore consapevolezza delle startup in questo ambito e ci incoraggia a continuare lo sviluppo delle attività del nostro incubatore e a sostenere startup che produrranno impatti importanti nell’innovazione sociale”.
Del resto, i numeri parlano chiaro: a solo un anno di distanza dall’inizio del primo programma di incubazione la sfida di FabriQ sta già producendo dei risultati concreti: le startup vincitrici della prima edizione hanno visto la nascita di cinque nuove imprese, oltre un milione di euro ricevuti da venture capital, quasi 20 posti di lavoro creati e per alcune di loro anche la prossima espansione in Europa e negli Stati Uniti.