Europa, startup e scaleup, “questo è il momento della verità” dice la Commissaria Ekaterina Zaharieva, che in post su LInkedin commenta così la prima riunione a Bruxelles, lunedì 17 febbraio dellatask force creata a supporto di un percorso che dovrebbe sfociare prima delle vacanze estive a un primo provvedimento sul cosiddetto 28° regime (qui puoi leggere il parere del Comitato Economico e Sociale su tema).
“A ottobre ho promesso di creare una piattaforma in cui i fondatori e le principali parti interessate all’innovazione possano confrontarsi con la Commissione europea”, ricorda la Zaharieva. “Oggi sono entusiasta di annunciare il lancio del Forum europeo sulle startup e le scaleup, insieme a una consultazione pubblica aperta per le prossime quattro settimane (puoi cliccare qui per partecipare).
Forum europeo su startup e scaleup: parte la consultazione
Il Forum mira a identificare gli ostacoli e a proporre soluzioni che costituiranno la base della strategia dell’UE per le startup e le scaleup.
“Come politico ed europeo, credo che il nostro miglior percorso sia ispirato dalle esperienze di coloro che affrontano le sfide e i trionfi del lancio di imprese innovative in Europa”, ricorda la Commissaria. “La nostra missione è chiara: dare a queste startup le risorse di cui hanno bisogno per prosperare”.
Negli ultimi sei anni sono state fondate più startup nell’UE che negli USA. Tuttavia,+ noto che non dispongono delle condizioni necessarie per crescere all’interno dell’UE. È ora di cambiare questa situazione.
“Questo è il momento della verità per l’Europa: è il momento di essere dirompenti e ambiziosi”, è l’appello lanciato dalla Zaharieva, invitando a partecipare alla consultazione pubblica. “Dobbiamo chiederci come aumentare gli investimenti privati, compreso il capitale di rischio, nelle startup europee. Dobbiamo garantire che i talenti europei e internazionali contribuiscano all’innovazione “Made in Europe”. E dobbiamo ridurre la frammentazione normativa per facilitare la crescita nel mercato unico”
La task force e l’incontro del 17 febbraio
L’incontro del 17 febbraio a Bruxelles segna un passo importante nella strategia dell’Unione Europea volta a definire una politica comune a sostegno delle startup e scaleup. Innovazione, startup e scaleup sono una priorità indicata dalla presidente e Zaharieva, prima commissaria ad avere questo focus, lancia adesso lo European Startup and Scaleup Forum: un Think tank di 50 esperti, tra cui cinque italiani: Danila de Stefano, founder e CEO di Unobravo, Luigi Amati, presidente di Business Angel Europe, Alberto Onetti, presidente di Mind the bridge, Jacopo Losso, direttore generale di EBAN (associazione di business angel) ed Enrico Noseda, Chief Innovation Advisor di Cariplo Factory.
L’obiettivo principale di questo incontro su Europa e startup è raccogliere spunti e proposte concrete per informare la Commissione nella preparazione della EU Startup and Scaleup Strategy, prevista per quest’anno.
Startup e scaleup in Europa: i dati e le criticità
L’ecosistema europeo delle startup e scaleup ha mostrato una crescita notevole negli ultimi anni, affermandosi come un attore significativo nel panorama tecnologico globale.
Dal 2015, le aziende tecnologiche europee hanno attratto circa 426 miliardi di dollari in venture capital, segnando un aumento di dieci volte rispetto al decennio precedente. Nel solo 2024, si prevede che i livelli di investimento raggiungano i 45 miliardi di dollari, sottolineando la fiducia degli investitori nelle iniziative innovative della regione.
Questa espansione si riflette anche nel bacino di talenti, con la forza lavoro tecnologica europea che ha raggiunto i 3,5 milioni di persone, con un tasso di crescita annuale del 24%, paragonabile a quello degli Stati Uniti. L’Europa ospita ora più startup in fase iniziale di qualsiasi altra regione a livello globale, con oltre 35.000 aziende, riflettendo un vivace spirito imprenditoriale.
Le startup europee hanno dimostrato particolare forza in settori come fintech, intelligenza artificiale (AI) e tecnologie incentrate sulla sostenibilità.
Il divario di finanziamenti fra Europa e Stati Uniti
Nonostante questi successi, persistono delle sfide. Il divario di finanziamento tra l’Europa e gli Stati Uniti rimane notevole, in particolare per quanto riguarda il passaggio delle aziende alle fasi di investimento successive.
Le aziende dell’UE spendono circa la metà in ricerca e innovazione rispetto al PIL rispetto alle aziende statunitensi (dati al 2021), un divario determinato da tassi di investimento molto più elevati nel settore tecnologico statunitense. La situazione non è tanto diversa sul fronte del venture capital: il rapporto fra EU e USA è mediamente di 1 a 5.
Di conseguenza, circa il 60% di tutte le scaleup globali ha sede in Nord America, mentre solo l’8% si trova nell’UE. Inoltre, mentre il numero di startup è aumentato, l’ecosistema deve affrontare ostacoli in settori quali la frammentazione normativa e l’accesso a capitali su larga scala, che sono essenziali per coltivare la prossima generazione di giganti tecnologici.
La consultazione per arrivare a una strategia europea
La consultazione avviata con la task force mira a raccogliere informazioni dettagliate sulle sfide e le esigenze delle startup e scaleup europee. I partecipanti sono invitati a condividere le proprie opinioni su temi cruciali quali l’accesso ai finanziamenti, l’accesso ai talenti, l’accesso ai mercati, i quadri normativi e la frammentazione.
In particolare, le discussioni preliminari si concentreranno su come l’UE e le istituzioni pubbliche nazionali possono incoraggiare gli investimenti da parte di fondi di Venture Capital europei in startup o scaleup.
Un altro punto chiave è capire cosa può incentivare le startup e le scaleup a scegliere di quotarsi sui mercati azionari europei. Si discuterà anche di come attrarre più investitori istituzionali, come assicurazioni e fondi pensione, come Limited Partners nei fondi di VC. Inoltre, si affronterà il tema della carenza di competenze e di come trovare e reclutare i talenti giusti, sia in Europa che al di fuori.
Un aspetto importante sarà anche valutare in che modo l’uso delle stock option per i dipendenti potrebbe facilitare l’assunzione e la fidelizzazione dei talenti e quali sono gli ostacoli al loro uso. Infine, si analizzerà se esiste un divario di genere all’interno delle aziende e dei settori e come si potrebbe affrontare questo problema.
Le aspettative di startup e scaleup
Le startup e scaleup europee si aspettano che la nuova strategia dell’UE affronti in modo efficace le sfide esistenti e crei un ambiente più favorevole alla crescita e all’innovazione.
In particolare, si auspica una riduzione degli oneri burocratici, un miglior accesso ai finanziamenti e una maggiore armonizzazione normativa a livello europeo. Le startup e scaleup si aspettano che la Commissione proponga misure concrete per superare gli ostacoli amministrativi, normativi o fiscali che ne ostacolano l’espansione in altri Stati membri dell’UE.
L’iniziativa di creare uno “status di società innovativa” europeo (o “28° regime”) è vista come un passo positivo per semplificare le procedure e ridurre i costi per le aziende che operano a livello transfrontaliero.
Inoltre, le startup e scaleup si aspettano un maggiore sostegno alla collaborazione con le grandi aziende, anche attraverso appalti privati e joint venture. Infine, si auspica un aumento della partecipazione delle startup e scaleup negli appalti pubblici, al fine di favorire l’innovazione e la competitività.