CAPITALE DI RISCHIO

Equity crowdfunding, a che punto siamo dopo un’estate da 3 milioni

Hanno toccato i 15,4 milioni di euro (3 in più rispetto a giugno) i finanziamenti raccolti attraverso la modalità che consente di investire in startup e pmi innovative in cambio di quote. Estate al top per il portale Mamacrowd, con 3 campagne chiuse. Il trend positivo dovrebbe proseguire in autunno. Qui i dati aggiornati

Pubblicato il 07 Set 2017

equity

In autunno l’equity crowdfunding è pronto ad accelerare la marcia. L’innovativa modalità di fundraising che dal 2013 consente di finanziare startup o pmi innovative in cambio di quote azionarie, continua a dare segnali positivi: dal primo luglio al 5 settembre sono stati raccolti circa 3 milioni di euro attraverso varie campagne. Solo il portale Mamacrowd ne ha chiuse con successo tre, passando saldamente in testa ai portali che consentono la realizzazione dell’equity crowdfunding. Uno strumento di “finanziamento da parte della folla” che è decollato con difficoltà, dopo che il nostro Paese è stato il primo in Europa a emanare una normativa ad hoc nel 2013, ma che, negli anni, ha lentamente ripreso quota dopo alcune modifiche al regolamento.

Crowdfunding ed equity crowdfunding, che cosa sono e come funzionano

“A luglio si è registrato un forte flusso di denaro grazie a campagne che si sono concluse con successo. Ad agosto, come era facile prevedere, non è accaduto molto, ma in questi giorni ci sarà una ripresa delle attività” dice Giancarlo Giudici, Direttore scientifico Osservatorio Crowdinvesting della School of Management del Politecnico di Milano.

È lui a fornire i nuovi dati sull’equity crowdfunding aggiornati al 5 settembre 2017, che possono essere confrontati con quelli contenuti nel rapporto annuale dell’Osservatorio diffuso due mesi fa.

L’equity crowdfunding riparte: nei primi 6 mesi del 2017 superata la raccolta del 2016

Come si vede nella tabella sottostante, al 5 settembre 2017 il capitale di rischio raccolto dall’inizio dell’operatività della legge sull’equity crowdfunding ammonta a oltre 15,4 milioni di euro, quando al 30 giugno era pari a 12,4 milioni.

Le offerte pubblicate finora sono 118 (9 in più rispetto al 30 giugno) di cui 66 chiuse con successo. Il numero dei portali autorizzati resta stabile a 19.

Mamacrowd è quello che ha raccolto la cifra più elevata, come emerge dal grafico sottostante. L’estate ha segnato infatti il successo di ben tre campagne, due delle quali lanciate a fine luglio, Ermes e Yocabè e una, Green Energy Storage, a fine a maggio, che ha eguagliato il record assoluto di 1 milione di raccolta.

Per quanto riguarda i settori operativi delle società che sono state in grado di attrarre maggiori investimenti, Giancarlo Giudici indica energy storage, manifattura 4.0, intelligenza artificiale, foodtech, biotech.

Alla ripartenza dell’equity crowdfunding hanno contribuito le detrazioni fiscali per chi realizza investimenti di questo tipo, detrazioni che dal primo gennaio sono salite al 30%, e l’attuale minore volatilità sui mercati, oltre, come già detto, a modifiche del regolamento che ne hanno resa la fruizione più agevole da parte degli utenti.

Si parla di cifre ancora molto ridotte rispetto a quelle estere, tuttavia il trend appare positivo. Un’altra spinta dovrebbe darla l’ulteriore riforma del regolamento, che punta ad estendere l’equity crowdfunding a tutte le piccole e medie imprese, e non solo alle startup e alle innovative. Ma non sembra probabile che riesca ad essere approvata entro la fine dell’anno.

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