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EconomyUp.it sul palco con Spinelli ed Eos

Durante la serata dedicata all’innovazione che si è tenuta al Piccolo Teatro di Milano il 29 marzo, il fondatore della startup venduta all’americana Clovis per 400 milioni di dollari ha scelto tre testate che hanno raccontato la sua storia: Wall Street Journal, Corriere della Sera ed EconomyUp.it

Pubblicato il 31 Mar 2014

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EconomyUp.itsul maxischermo del Piccolo Teatro di Milano

C’era anche EconomyUp.it all’evento Next, la Repubblica degli Innovatori, serata dedicata alle idee, alla conoscenza e all’Italia che innova.

Sabato 29 marzo al Piccolo Teatro di Milano, Silvano Spinelli, lo scienziato startupper che ha vend

La pagina del Wall Street Journal con la storia di Spinelli

uto la sua startup all’americana Clovis per 400 milioni di dollari, ha sceltotre testate che hanno raccontato la sua storia: Wall Street Journal, Corriere della Sera ed EconomyUp.it.

Quella di Eos, la startup che sta sviluppando una nuova terapia antitumorale, potrebbe essere la più grande acquisizione di una startup biotech in Italia e un’operazione che incoraggia tutto l’ecosistema.

EconomyUp.it aveva già incontrato Silvano Spinelli subito dopo la chiusura dell’operazione con Clovis: “Molti in questi giorni si stanno mangiando le mani” ci aveva detto mentre si concedeva un momento di relax in montagna. E aveva puntualizzato: “Sono deluso dall’Italia ma non mollo. Eos resterà nel nostro Paese a lungo. I politici non hanno capito quello che è

La pagina del Corriere della Sera con la storia di Spinelli

successo. Eppure basterebbe poco…Stiamo affrontando in maniera errata la questione del lavoro e dell’occupazione. Sarebbe molto meglio se in Italia ci fossero 100 aziende innovative con quattro persone dentro, come è stata Eos, che una società decotta che ne occupa 400. Per salvarla si spenderebbe una fraccata di soldi, mentre se delle 100 innovative ne andassero avanti anche un quarto produrrebbero valore per tutto il sistema. Bisogna cambiare il punto di vista e assumere quello dell’innovazione” aveva continuato. ” In Italia, nel biotech le aziende che fanno innovazione si contano sulle dita di una mano, forse due. In Inghilterra non bastano le dita dello stadio

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